REDAZIONE LUCCA

Il Carmine a una Fondazione. La “4223“ cambia assetto

Si è trasformata la società che si è aggiudicata la concessione trentennale "Cantiere entro maggio-giugno e apertura entro Natale 2025 o inizio 2026".

Il mercato del Carmine (foto Alcide)

Il mercato del Carmine (foto Alcide)

La società “4223 S.r.l.“, che nell’aprile 2023 si era aggiudicata la concessione trentennale per il Mercato del Carmine, si è trasformata in Fondazione. La trasformazione è stata avallata anche dallo stesso Comune di Lucca che aveva bandito la gara, non ritenendo, dopo una verifica legale, che vi fossero elementi ostativi di natura pubblicistica alla trasformazione in Fondazione. I motivi che hanno portato alla trasformazione li spiega uno dei soci della 4223, Bartolomeo Pampaloni.

"Abbiamo deciso di scrivere nella pietra i nostri punti fermi – dichiara Pampaloni –. Abbiamo sempre pensato che il Carmine fosse un immobile a metà tra il pubblico e il privato e con questo cambiamento, scriviamo appunto nella pietra le nostre parole dichiarate nel bando di gara, ovvero che il Carmine dovesse essere un bene comune, un principio che può trovare attuazione nella forma della Fondazione. Ora, chiunque dovesse nei trent’anni di concessione, subentrare dovrà tenere conto di questa modalità di gestione". Non cambia, nella sostanza, la composizione delle proprietà, anche se nel frattempo ne sono usciti Elena Pardini e Isabella Mazzanti mente Giacomo Bolognini si è unito al gruppo storico. C’è un’altra motivazione poi che ha spinto il gruppo al cambio di forma giuridica che ha messo a disposizione un fondo da 50mila euro per la costituzione della fondazione. "Il nostro progetto – aggiunge Pampaloni – si propone di offrire cibi sani e artigianato di qualità e per fare questo vogliamo garantire affitti di circa la metà più bassi di quelli che di solito si pagano in centro storico: anche questo è un obiettivo più facilmente perseguibile con la forma della fondazione che, come noto, non può distribuire utili".

Quanto ai lavori di recupero della struttura che hanno subìto ritardi, Pampaloni che sottolinea come il Comune abbia nel frattempo ripristinato gli storici scalini in via San Gregorio, annuncia tempi stretti. "A breve li annunceremo – conclude — stiamo definendo le ditte, il cantiere dovrebbe partire entro maggio-giugno prossimo. L’apertura? Contiamo di farcela entro Natale 2025, massimo inizio 2026 e non pensiamo di sforare di tanto".

Fabrizio Vincenti