FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

Il caso del campo Balilla: "Urgente la bonifica e il ripristino del terreno"

Nuova denuncia del comitato Vivere il Centro Storico sulle condizioni degli spalti delle Mura: ”Abbiamo segnalato la situazione all’Arpat“ .

Nuova denuncia del comitato Vivere il Centro Storico sulle condizioni degli spalti delle Mura: ”Abbiamo segnalato la situazione all’Arpat“ .

Nuova denuncia del comitato Vivere il Centro Storico sulle condizioni degli spalti delle Mura: ”Abbiamo segnalato la situazione all’Arpat“ .

"Detriti degni di una discarica e non certo di un bene culturale tutelato da apposito decreto ministeriale: pezzi di nylon, di tubi di plastica, di cavi di rame e altro materiale vario, ferroso e non, la cui presenza ci ha indignato": le condizioni, a dir poco penose, in cui versa l’area del campo Balilla sono ancora una volta al centro di una nota del Comitato Vivere il Centro Storico che, dopo un sopralluogo, sottolinea come le acque stagnanti da mesi si stiano ritirando e, oltre allo strato di ghiaia (mai rimosso) che rende difficile la ricrescita dell’erba, affiorino detriti di ogni genere.

"Abbiamo segnalato la situazione ad Arpat – si legge nella nota – chiedendo un monitoraggio urgente, al ministero di attivarsi sollecitamente e valutare la risoluzione del protocollo Soprintendenza-Comune visto la negligenza con la quale l’amministrazione tratta il Campo Balilla e al Comune di procedere urgentemente alle operazioni di bonifica, sbancamento e ripristino del terreno al fine di accertare la reale quantità di tali detriti anche negli strati sottostanti ed essere certi che non ci siano inquinamenti e quindi rimuovere lo stato di degrado dell’area.

Ovviamente a spese di chi queste situazioni le ha provocate". Vivere il Centro Storico, calcolatrice alla mano, giudica inadeguata la gestione dell’area su cui in questi mesi in tanti hanno protestato e chiede che l’area non sia più concessa per eventi incompatibili con il luogo stesso, un tema, quest’ultimo, che si trascina ormai da tanti anni, a maggior ragione dopo che a Lucca comics si è affiancata la stagione del Lucca summer festival.

"A Lucca – si legge sempre nella nota – si spendono 2 milioni circa di denaro pubblico per eventi, circa 300.000 euro a sistema ambiente per ripulire i rifiuti da questi prodotti, 81.000 euro per gli steward della movida e non si trovano poche centinaia di euro per pagare un geometra che controlli se le misure delle strutture dei Comics sono conformi al protocollo con la Soprintendenza, se vengono rispettati i tempi previsti per il risanamento dell’ area verde e che dia un’ occhiata per vedere cosa succede al terreno dopo che le manifestazioni sono finite. Ci pare un fatto molto grave".

Fabrizio Vincenti