REDAZIONE LUCCA

Il collezionismo. Storia artistica della nostra città

A Palazzo Ducale il libro di Emanuele Pellegrini. Interverrà anche il presidente Eugenio Giani. .

Ricca serie di interventi per la presentazione del volume di Emanuele Pellegrini (Scuola Imt Alti studi), Studi sul collezionismo a Lucca. Dall’Età moderna all’Unità, promossa dalla Provincia con Maria Pacini Fazzi editore e in programma per domani alle 16.30 nella Sala del Trono di Palazzo Ducale.

Dopo i saluti del Presidente Luca Menesini e l’intervento del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, saranno la storica dell’arte Annamaria Giusti, e la Direttrice dei Musei Nazionali lucchesi, Luisa Berretti a presentare

questa raccolta di saggi che abbracciano un lungo lasso di tempo - dal Cinquecento fino all’entrata di Lucca nello Stato lorenese prima e italiano poi – guardando alle relazioni che hanno sedimentato il patrimonio artistico cittadino in collezioni, private e museali. “E’ una bellissima occasione per riprendere il racconto informato con la storia artistica della nostra città – afferma Francesca Fazzi (Pacini Fazzi editore) – un racconto alimentato da una

disciplina di studi che il Prof. Pellegrini alimenta attraverso i suoi numerosi contributi scientifici e

che lo vede oggi occuparsi di un periodo, di un tema e un punto di analisi poco frequentato nella storiografia artistica della nostra città. Uno studio dal quale altri ne stanno nascendo e che la nostra casa editrice si propone di far circuitare e valorizzare attraverso pubblicazioni curate e

rivolte al pubblico non solo degli specialisti”.

“Un libro – scrive lo stesso Pellegrini (Docente della Scuola Alti Studi Imt) – che è un viaggio fino al bordo estremo della storia di Lucca quale Stato autonomo, tra opere, collezioni, immagini, musei. Presenta una serie di ricerche che, partendo dal sedicesimo secolo, arrivano al momento in cui la città perse il suo status di repubblica oligarchica e, dopo la trasformazione in ducato, entrò nella Toscana lorenese per sciogliersi infine nell’Unità nazionale. Storie diverse di uomini e oggetti: da John Ruskin al russo Demidov, ai ministri della Real Casa Savoia, da Antonio Mazzarosa agli anonimi banditori d’asta del Sei e Settecento, dai fondi oro cari a Ridolfi alla grande pittura di storia di Camuccini e Landi”.