Il Comune fa ricorso a Mattarella. Scontro sull’impianto per pannoloni

L’amministrazione comunale insiste sulla necessità della valutazione di impatto ambientale

Il Comune fa ricorso a Mattarella. Scontro sull’impianto per pannoloni

Il Comune fa ricorso a Mattarella. Scontro sull’impianto per pannoloni

Il Comune di Porcari non è d’accordo con il procedimento adottato dalla Regione. Non è un fattore politico, ma tecnico. La decisione del ricorso straordinario del Municipio di piazza Orsi al Presidente della Repubblica si può leggere anche così. Si tratta di un binario diverso da quello seguito dal Comitato, che si è rivolto al Tar. Sulla questione impianto di riciclo pannoloni, pannolini e scarti tessili a Salanetti, sul confine tra Porcari e Capannori, che potrebbe essere realizzato nel 2026, il Comune di Porcari ieri mattina ha depositato il ricorso al Capo dello Stato, che ha un suo iter, diverso dal Tribunale Amministrativo Regionale, anche con tempi differenti per la presentazione dell’istanza: 120 giorni per la precisione.

Su quali argomenti si basa il provvedimento indirizzato a Mattarella? Sulla perplessità che il decreto della Regione non abbia previsto la VIA, acronimo di Valutazione di Impatto Ambientale.

"Una decisione che conferma le forti perplessità dell’Ente - scrive il Comune - sull’idoneità di un luogo non isolato, a pochi metri dal centro abitato di Porcari, che già ospita l’isola ecologica e di stoccaggio rifiuti di Ascit. Dubbi espressi con le osservazioni presentate alla Regione Toscana nel corso del procedimento di verifica di assoggettabilità a Via del nuovo progetto di Reti Ambiente e ribaditi nel corso del Consiglio comunale aperto dello scorso 29 aprile. In quell’occasione l’amministrazione ha esplicitato la volontà di opporsi alla decisione della Regione Toscana e di intraprendere le azioni più opportune per ottenere la valutazione di impatto ambientale, una volta acquisito il parere dello studio legale al quale era stato affidato l’approfondimento del caso: lo studio Apolloni, in collaborazione con l’avvocato Michele Guzzo, lo stesso che sta seguendo il Comune sul fotovoltaico in via Forabosco".

"Il ricorso depositato questa mattina - aggiunge il Comune - va nella direzione annunciata e si completa con un’ulteriore e corposa relazione ambientale a supporto delle motivazioni dell’amministrazione nel richiedere con fermezza la Via ad oggi esclusa. Sono al momento insufficienti le garanzie di impatto zero sulla qualità della vita degli abitanti e sulla salute pubblica: per questo si è ritenuto doveroso andare avanti, seguendo il percorso più efficace, per ottenere una revisione del decreto regionale".

Massimo Stefanini