REDAZIONE LUCCA

Il Comune mette proprietà all’asta Quindici lotti per un milione di euro La protesta: "Scarseggiano i soldi"

Polemica del consigliere comunale Zappia: "Questa scelta indica una situazione economica difficile"

Il Comune mette proprietà all’asta  Quindici lotti per un milione di euro  La protesta: "Scarseggiano i soldi"

Il Comune mette proprietà all’asta Quindici lotti per un milione di euro La protesta: "Scarseggiano i soldi"

Il Comune di Capannori mette all’asta alcune unità immobiliari e terreni, di cui intende liberarsi per un importo complessivo di quasi 1 milioni e mezzo di euro. Una quindicina i lotti messi in vendita con il metodo delle offerte segrete, come previsto per legge. In alcuni casi, immobili e terreni sono gli stessi che cerca di vendere da diversi anni. Per realizzare questo ennesimo tentativo l’amministrazione comunale ha scelto di suddividere gli immobili in singoli lotti, in alcuni casi ribassando il prezzo di partenza rispetto agli anni passati, come nel caso lotto A: un appartamento a Lucca, precisamente a S. Anna (in via del Tiro a Segno) il cui importo a base d’asta è sceso a 43 mila 504 euro (rispetto ai 47 mila 287 euro che il Comune aveva richiesto alcuni anni fa); il lotto B è composto da terreni posti a Santa Margherita in via Scatena adiacente alla sede del Consorzio 1 Toscana Nord (ex consorzio Auser-Bientina) di circa 22 mila metri quadri, per i quali l’offerta deve partire da 1 milione e 5 mila 300 euro (rispetto al 1 milione e 98 mila euro richiesto in precedenza). Da dare via anche una porzione di terreno in via Pieraccini (Lunata), della superficie catastale di 300 metri quadri, circa per 11 mila euro circa (lotto C). A Ruota il Comune mette in vendita un fabbricato per abitazione e terreni per quasi 47 mila euro (lotto D). In vendita anche a San Margherita un terreno definito come "Centro per la sperimentazione, dimostrazione e divulgazione florovivaistica ed altre colture pregiate e protette" a base d’asta di 180 mila euro circa (lotto R). Sull’argomento interviene il consigliere comunale Bruno Zapppia che sottolinea come: "La messa all’asta sia indice di una situazione economica difficile – commenta il consigliere del gruppo misto - e lo sappiamo da tempo. I soldi scarseggiano pure per le necessità degli uffici e quelli che ci sono, li spendono pure male.

La determinazione n. 905 è consultabile all’albo pretorio del Comune fino a venerdì e sembra il gesto di una famiglie in difficoltà, che vende i propri beni nei momenti di difficoltà. Il Comune da via proprietà sparse un po’ su tutto il territorio. Mi chiedo quante di queste proposte di vendita potranno davvero interessare visto che la loro maggioranza o si trova in uso vincolato o viene ammessa in condizione di forte decadenza".

B. D. C.