Per ora, niente consiglio comunale sull’acqua: la sentenza sul ricorso presentato dal Comune al Tar, almeno per quanto riguarda l’ipotesi di sospensiva, è attesa nelle prossime 48 ore.
Ecco l’esito a sorpresa del consiglio comunale di martedì sera che è durato una manciata di minuti, giusto il tempo delle raccomandazioni e di un breve intervento del sindaco Pardini durante il quale ha annunciato di aver accolto la richiesta del presidente del consiglio comunale Enrico Torrini.
"È noto – ha spiegato Pardini tra le proteste dell’opposizione – che l’amministrazione ha iniziato un percorso, che passa dal ricorso al Tar contro la decisione di Ait che indica come prospettiva il passaggio del servizio idrico a Gaia. Due i motivi della nostra richiesta di rinvio: la data della discussione dei ricorso non c’era, ora invece si sa che il Tar si pronuncerà fra 48 ore. Inoltre, sono state depositate le memorie difensive di Gaia e di Ait. Ritengo dunque che non ci sia la serenità giusta per poter discutere sul tema".
Slitta così il voto sulla conclusioni che erano state raggiunte nel lavoro della commissione speciale sull’acqua in attesa del primo esito del ricorso al Tar presentato a inizio mese contro la decadenza della concessione per Geal che è imminente. Si tratta, con ogni probabilità, di un pronunciamento non nel merito ma solo sulla sospensiva. Ma tanto è bastato per far slittare il dibattito in attesa di questo primo pronunciamento, e non sono mancate le polemiche da parte dell’opposizione, visto che la seduta poteva anche non essere a quel punto convocato con evidente risparmio di costi.
"Considero il rinvio della discussione sul futuro del Servizio Idrico del Comune di Lucca una scelta opportuna ben soppesata dal sindaco Pardini, dal presidente del consiglio comunale Torrini e da tutta la maggioranza", lo afferma invece in una nota il consigliere regionale della Lega Massimiliano Baldini che sottolinea come si stato opportuno evitare il clamore del dibattito politico in attesa del pronunciamento giuridico importante, seppure non ultimativo, per il futuro di Geal. Baldini, che ricorda come la Lega abbia presentato due proposte di legge regionale - una tesa alla riforma della 69/2011 ed alla costituzione dei sub-ambiti ottimali su base provinciale e l’altra per determinare la proroga al 2027 delle concessioni idriche che godono di risorse del Pnrr per sviluppare i propri investimenti – è disponibile a rinunciare a qualunque primogenitura politica a patto che sia poste le condizioni "di un tempo più lungo e riflettuto che salvaguardi il futuro di Geal, del patrimonio storico che rappresenta, dei lavoratori e dell’acqua dei lucchesi, ma anche aprendo una stagione di grande riforma del sistema idrico toscano in grado di rilanciare i fondamentali principi di ‘acqua bene comune e non una merce‘ affermati con la forza assoluta della democrazia nel referendum del 2011 e di valorizzare il legame dell’acqua con le proprie comunità territoriali".