REDAZIONE LUCCA

"Il curriculum deve essere cucito su misura"

Simone Bigongiari, esperto di orientamento al lavoro alla Fosber spa, spiega come scriverlo. "Evitate i moduli pre-compilati"

"Il curriculum deve essere cucito su misura"

"Bisogna evitare di pensare al curriculum come a una tabella da riempire, ad una formalità, si deve invece cogliere l’occasione per raccontare di sé agli altri". Così Simone Bigongiari, esperto di orientamento al lavoro, "training & HR development manager" nell’azienda Fosber spa, che da anni incontra i ragazzi nelle scuole medie inferiori e superiori, spiega ai giovani che aspirano a un posto di lavoro come affrontare la compilazione di quello che "non dovrebbe mai apparire come un semplice modulo.

"Prima di scrivere - aggiunge Simone Bigongiari - è necessario prendere il tempo di capire e capirsi: rendersi un po’ conto di dove vogliamo andare a parare. Quale scopo vogliamo raggiungere con il nostro documento?". Un documento sì, ma che va pensato e pesato come una lettera, una comunicazione mirata. "Il curriculum deve essere cucito su misura per noi e per l’azienda a cui vogliamo presentarci - spiega ancora l’esperto di orientamento - , evitate i moduli pre-compilati, come il modello europeo, valido solo se dobbiamo fare un concorso molto standardizzato, ma controproducente se lo vogliamo mandare a un’azienda. Per presentarsi è anche importante conoscere l’azienda a cui si è interessati. Non esiste ovviamente il curriculum perfetto, va preparato e ai ragazzi suggerisco di abbandonare gli schemi, di ragionare invece, su di sé e sul lavoro per cui ci si propone".

"Nella ricerca di un impiego, spesso poi si finisce per venire selezionato più per l’atteggiamento che si ha, che per le competenze che abbiamo maturato - aggiunge - , perché magari si viene formati internamente all’azienda e le conoscenze che ci serviranno nel lavoro ci verranno integrate".

Cosa chiedono i giovani all’esperto di orientamento negli incontri formativi nelle scuole? Fra le domande più frequenti, Simone Bigongiari cita: "Se scrivere in italiano o inglese. Se il lavoro che desideri è fortemente internazionale, anche se l’azienda è locale, preparandolo in inglese si è fatta certo una buona impressione". Si devono inserire gli hobby? "Certo, ma motivando comunque le nostre scelte, anche le nostre passioni danno uno spaccato personale di noi e vanno spiegate. Mettete sempre anche un piccolo profilo personale, che spieghi chi siamo e quali sono le nostre aspirazioni, senza esagerare però, poche righe bastano. Importante è anche la foto che scegliamo - conclude Bigongiari - , perché sarà un pochino una finestra che riesce a metterci in contatto con gli altri che leggono il nostro curriculum. Va scelta con attenzione, mai utilizzare le foto tessere, bene sorridere, ma non ridere".

Soprattutto non scoraggiarsi se non si ottiene risposta o se non si viene chiamati, come tutte le comunicazioni, spesso con l’esercizio si migliora e anche il nostro modo di presentarci a un’azienda migliorerà sicuramente.

Barbara Di Cesare

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