
La pellicola di Luca Bianchini presentata in anteprima ieri a Roma. In sala anche la moglie dell’operaio scomparso in un cantiere a Lucca. "Tante famiglie come la mia aspettano che si faccia davvero qualcosa".
La voce rotta dall’emozione, ma anche la forza e la determinazione di una donna che non ha più visto tornare a casa il padre dei propri figli. A Roma, all’anteprima del documentario Articolo 1 – proiettato in occasione della Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro – ieri c’era anche Lucia Sarconio, moglie di Luca Giannecchini, l’operaio lucchese che poco più di un anno fa ha perso tragicamente la vita su un cantiere stradale a Sant’Alessio. Quella di Luca è una delle tante storie di "morti bianche" che ha scosso profondamente non solo Lucca, ma l’Italia intera, e che adesso arriverà persino nel palinsesto della Rai. Il documentario, diretto da Luca Bianchini e ispirato agli articoli raccolti nel libro “Operaicidio“ del giornalista Marco Patucchi (in uscita prossimamente), sarà infatti trasmesso in televisione dopo l’anteprima romana. La data, però, resta ancora da svelare.
In sala a Roma, insieme a Lucia e ad altri familiari di vittime sul lavoro, erano presenti anche Maurizio Landini, segretario generale Cgil, Giorgio Graziani, segretario confederale Cisl, Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil, Bruno Giordano, magistrato e il giornalista Marco Patucchi. Con loro anche Raffaella di Cicco, testimonial dell’ANMIL, sopravvissuta ad un incidente sul lavoro. Il docufilm svela le vite spezzate e il dolore silenzioso delle famiglie colpite da una tragedia tanto improvvisa quanto evitabile.
Non sono morti "bianche": sono morti che lasciano vuoti enormi, rabbia e tanta amarezza. Girato tra Roma, Fondi, Pescia, Lucca e Piombino, il documentario racconta anche la storia di Fausto e Viola, i figli di Luca, che pochi mesi fa avevano commosso la Toscana stringendo tra le braccia la foto del padre durante una mostra dedicata alle vittime del lavoro.
"I bambini erano felicissimi quando la troupe Rai è venuta a casa nostra – racconta Lucia – Non volevano che andassero via. Quando ho spiegato loro che erano lì per raccontare la storia del loro papà, erano felicissimi". "Sono emozionatissima – ci ha confidato poco prima della proiezione – Se penso che rivedrò il mio Luca e la nostra storia su uno schermo gigante…".
Nel documentario, Lucia ha voluto lanciare anche un messaggio importante: "Tante famiglie, come la mia, aspettano che si faccia qualcosa. Mi auguro che queste morti finiscano. Purtroppo si interviene solo dopo che accadono tragedie. Questa storia deve finire". Anche nei primi due mesi di quest’anno, purtroppo, la statistica sulle morti di lavoro ha continuato a progredire con un intollerabile ritmo. Un’emergenza diventata ormai ordinarietà nel nostro Paese. Il docufilm Articolo 1, dunque, ha l’urgenza della necessità, perché ricorda come dietro a quei numeri si celino vite spezzate, famiglie, comunità, affetti, che attendono giustizia. Giustizia e riforme per frenare questa tragedia.
Giulia Prete