Il fascino del jazz. Diana Krall trasforma la piazza in un club incantando i fan

Raffinato concerto dell’artista canadese, ieri sera in piazza Napoleone, davanti a circa 2.500 spettatori, ammaliati dalla voce e dal piano di una delle più apprezzate interpreti della scena internazionale.

Il fascino del jazz. Diana Krall trasforma la piazza in un club incantando i fan

Il fascino del jazz. Diana Krall trasforma la piazza in un club incantando i fan

L’atmosfera è quella di un jazz club: per una sera la grande dimensione del palco del Summer sembra sparire per incanto. L’eleganza e la classe innata di Diana Krall, ieri sera in piazza Napoleone, hanno compiuto questa piccola magia, davanti a una platea di circa 2.500 persone letteralmente ipnotizzate dalla voce e dalla musica dell’artista canadese. Lei al piano, un contrabbasso, una batteria e nient’altro. Anzi, in realtà molto altro: i brani.

Diana canta e suona classici immortali di Jimmy Dorsey, Irving Berlin, Cole Porter, Duke Ellington e Burt Bacharach, cioè i maestri che l’hanno da sempre ispirata, ma anche dei suoi connazionali Joni Mitchell e Neil Young e ancora, Bob Dylan e Tom Waits. Sposata dal 2003 con Elvis Costello, Krall è evidentemente sensibile all’influenza di un certo rock e in scaletta non manca mai “The girl in other room“, brano scritto nel 2004 proprio insieme a Costello, che spesso definisce simpaticamente "my best friend".

Se proprio va segnalato un pezzo sugli altri, “I’ve got you under my skin“ di Cole Porter, portata al successo da Frank Sinatra, è davvero un’interpretazione da brividi. La platea, nello strano “salotto“ creato in piazza, sottolinea ogni pezzo e ogni assolo con convinti applausi.

Ogni sera, in ogni spettacolo, la storia si ripete, ovunque nel mondo. Le cifre non mentono: oltre 6 milioni di dischi venduti negli USA e oltre 15 nel resto del mondo. Come cantante è l’unica nel jazz ad aver vinto finora tre Grammy Awards e otto Juno Awards, conseguito nove dischi d’oro, tre di platino e sette multi-platinum e ad aver debuttato, con nove dei suoi album, in cima alla Billboard Jazz Albums. Fascino, magnetismo, tecnica e sensibilità, semplicemente.

Paolo Ceragioli