FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

Il Forum Acqua Pubblica:: "Serve chiarezza sui Pfas"

"Solo analisi ripetute e continue sono una garanzia per la salute degli utenti"

Il “Forum Lucca Acqua Pubblica e Si-Cura“ interviene sulla presenza di Pfas nelle nostre acque. "Fra le scomposte reazioni alla pubblicazione del report di Greenpeace sui Pfas nelle acque potabili – scrive il Forum – brilla quella di Geal spa di Lucca, mentre si spara ad alzo zero contro una presunta campagna di disinformazione viene confermata la correttezza dei dati che Greenpeace illustra nel suo rapporto ma si sostiene in pratica questa tesi: a Lucca San Filippo siamo a 27 ngl secondo Greenpeace e quindi molto dentro i 100 ngrl di legge previsti a partire dal 2026... quindi cosa vogliono questi mestatori? In realtà Greenpeace ha specificato bene le 2 tipologie di analisi fatte, cercando i 24 parametri di legge e assumendo il valore di 100 ngl o cercando i 58 parametri ormai individuabili con le moderne tecniche di analisi, auspicando che il nostro Paese ( mica solo Geal) si allinei ai 2 ngr litro ammessi nelle acque potabili di Danimarca, Spagna, Baviera per quanto riguarda i Pfas, Paesi che come noi fanno parte della Unione Europea".

"La cosa che non si dice è però che Arpa, l’agenzia della Regione Toscana preposta alle analisi qualitative delle acque superficiali e sotterranee, il 25/3/ 2024 ha effettuato dei prelievi nella falda sottostante il pozzo da cui Geal distribuisce le acque potabili a San Filippo ed ha rilevato oltre 100 ngrl complessivi fra PFPEA / PFHXA / PFBS / PFOA/ PFOS/ PfBA. Mesi fa alcune/i di noi accompagnarono Greenpeace a San Filippo per prelevare le acque distribuite alla fontana lato chiesa e che sono trattate con filtrazione a carboni, rilevarono una concentrazione superiore a 50 ngr. Fu fatto presente mentre eravamo auditi in Comune dalla Commissione presieduta dal signor Santi Guerrieri in presenza del Presidente di Geal che promise di rendere pubblici i valori da loro monitorati per garantire la qualità dell’acqua da lì distribuita alla rete ma stiamo aspettando dal mese di luglio che venga mantenuta la parola data. Ad ottobre Greenpeace è ritornata a San Filippo senza che noi l’accompagnassimo ed ha rilevato una situazione migliore di quella riscontrata in precedenza dimostrando come le campagne di analisi, ripetute e costanti sono l’unica garanzia per tutti, cittadini e gestori ma anche per chi deve controllare per conto della Regione".

"A tal proposito – prosegue il Forum – sappiamo bene distinguere le responsabilità di Asl, Arpat e Geal perché la prima deve garantire che le acque immesse in rete al consumo umano devono essere salubri mentre la seconda deve analizzare le acque di falda a prescindere dal servizio idrico come pure analizzare le acque depurate alla loro immissione nei canali, fiumi o in mare. Merita ricordare che proprio a San Filippo, al momento della costruzione dell’Ospedale San Luca, Geal e il Comune (presidenza del compianto Roberto Davini, sindaco Fazzi) imposero a Pizzarotti di installare un impianto di trattamento delle acque di risulta dai reparti infettivi utilizzando il gas ozono, potente ossidante e unico in grado di distruggere elementi patogeni come pure aggredire queste sostanze, il tutto in ragione del fatto che Lucca tiene alla sua acqua non per farci dei soldini ma per garantire salute, vita e lavoro a tutti".