Il futuro dell’Op Art. L’astro nascente di Frediani

Il classe ’74 di Castelnuovo è tra i massimi esponenti di questa corrente nata in America alla fine degli anni Sessanta. E’ visitabile il suo studio.

Il futuro dell’Op Art. L’astro nascente di Frediani

Frediani e una delle sue opere

E’ un garfagnino l’artista emergente della Op Art in Italia, l’Optical Art, un movimento di arte astratta nato negli Stati Uniti intorno agli anni Sessanta e sviluppatosi poi negli anni Settanta, che ha come principale campo di ricerca formale l’illusione ottica e l’impressione plastica del movimento, attraverso il quale stimola il coinvolgimento dell’osservatore. Parliamo di Andrea Frediani, classe 1974, nato a Castelnuovo di Garfagnana, da papà Aldo di Pieve San Lorenzo e mamma Maria Bertolini di San Donnino di Piazza al Serchio, anche se poi cresciuto a Pisa dove la famiglia si era trasferita per lavoro e vi risiede tutt’oggi. Andrea è un artista creativo che sa abbinare manualità e tecnologia in maniera ammirabile e trasforma marmo e metalli in autentiche opere d’arte che lasciano increduli i visitatori. A Gramolazzo, in via Tonini 82 A, Andrea Frediani ha allestito il suo studio-laboratorio e creato una mostra permanente di alcune delle sue opere, tra cui lampade di marmi policroni e grande leggerezza, quadri che rappresentano la bellezza femminile con grande delicatezza, quadri di animali selvaggi visti nel loro movimento o nella loro superba staticità e due tavoli artistici che sono esempi originali della Op Art. Andrea si è già posto all’attenzione degli esperti e della critica nazionale e internazionale, vincendo anche un premio speciale presso il museo di Arte Moderna di Barcellona, con i complimenti del critico d’arte José van Roy Dalì.

L’originalità di Andrea Frediani consiste nel fatto che le sue opere sono realizzate in marmi, talvolta policromi e talora abbinati a metalli, con effetti del tutto originali anche nel campo della Op Art. Andrea aveva inizialmente lavorato nel campo dell’ edilizia ospedaliera a Pisa, Firenze e Livorno ma, alla fine di questa esperienza, aveva deciso di seguire un altro percorso, quello artistico e di design. Per due anni è stato l’allievo del maestro Andrea Salvetti con un percorso che lo ha portato ad imparare la modellazione della creta, le fusioni in ottone, bronzo e altre leghe di fonderia. "Ho seguito- spiega Frediani- la mia originale ispirazione artistica con la creazione di manufatti realizzati in marmo e materiali lapidei, talvolta abbinati a metalli, quali ottone, che colpiscono per la loro originalità, la raffinatezza dei dettagli, la precisa realizzazione delle opere. Tali qualità sono ottenute abbinando creatività e tecnologia".

Dino Magistrelli