FRANCESCO MEUCCI
Cronaca

Il gigantismo di FdI e la rinascita Pd. La città premia le idee forti e il carisma delle due leader

Anche a Lucca vincono Pd e FdI trainate dal carisma di Meloni e Schlein. A livello locale cambia tutto

Il gigantismo di FdI e la rinascita Pd. La città premia le idee forti e il carisma delle due leader

Il gigantismo di FdI e la rinascita Pd. La città premia le idee forti e il carisma delle due leader

Il centrosinistra c’è ed è vivo a Lucca. Almeno è vivo l’elettorato che si riconosce nei valori portati avanti dal Pd di Elly Schlein, dall’Alleanza Verdi e Sinistra di Angelo Bonelli e Nicola Fraoianni e dal M5S di Giuseppe Conte (per quanto in ritirata rispetto ai fasti degli anni passati, ma ancora capace di raccogliere 2.645 voti in città, il 7,6%).

I tre partiti, senza contare i centristi di Renzi e Calenda, alle Europee a Lucca hanno messo insieme il 44% dei voti superando di un po’ il 41,9 dei tre partiti-cardine del centrodestra (FdI, Lega e Forza Italia). Non cambia niente nello scenario politico cittadino, ma certo è un dato che non si può non tenere presente e sul quale riflettere.

Sebbene, stiamo parlando di un voto politico e quindi un raffronto con quello amministrativo è assolutamente improponibile. Basta vedere cosa è accaduto a Capannori dove, nello stesso turno, si è passati dalla ‘vittoria‘ del centrodestra alle Europee (FdI, FI e Lega raggiungono il 48,9%) a quella schiacciante del candidato sindaco del centrosinistra con più del 60. Per capirsi: più di uno di quelli che hanno votato Meloni o Vannacci, ha poi scelto Del Chiaro sindaco.

Tornando a Lucca, nel centrodestra si consolida la mastodontica leadership di Fratelli di Italia (per effetto del traino del premier Meloni). Il partito ha in termini numerici più del doppio dei voti degli alleati: 10.065 contro i 2.251 di FI e i 2.213 di Lega. Una gigantismo, questo di FdI, che potrebbe diventare un grattacapo per l’amministrazione Pardini se qualcuno decisse di chiedere un riequilibrio delle forze in giunta. Sappiamo che non sarà così, almeno nell’immediato, ma certo i numeri sono inequivocabili.

Semmai, il vero punto è capire se il centrosinistra lucchese saprà replicare le performance di Schlein & Co. Perché è pur vero che a sinistra una vera coalizione ancora non c’è – e se quando ci sarà non sarà un percorso indolore – ma il ‘sentiment’ emanato dalla leader è ormai un fatto conclamato. Le battaglie sul sociale e l’ambiente, la giustizia e l’equità hanno fatto breccia e ricompattato l’elettorato che – almeno a parole – si dice di sinistra. Come l’elettore che alle Europee si ‘sente’ di destra e vota Vannacci poi non trova un corrispettivo locale e sceglie la continuità amministrativa. E’ successo a Capannori, come ovunque in Lucchesia: in pratica hanno vinto tutti i sindaci uscenti o, appunto, quelli che erano emanazione dell’amministrazione in carica (come Del Chiaro).