REDAZIONE LUCCA

Il giro di boa di Pardini. Dalle regionali al 2027. Il sindaco tira le somme e studia le mosse per il bis

A tu per tu con il primo cittadino per parlare del candidato ideale del centrodestra in Regione e degli scenari per il prossimo voto a Lucca: ”L’importante è che il progetto vada avanti“.

A tu per tu con il primo cittadino per parlare del candidato ideale del centrodestra in Regione e degli scenari per il prossimo voto a Lucca: ”L’importante è che il progetto vada avanti“.

A tu per tu con il primo cittadino per parlare del candidato ideale del centrodestra in Regione e degli scenari per il prossimo voto a Lucca: ”L’importante è che il progetto vada avanti“.

Chi è il candidato giusto per il centrodestra? Tomasi? Conti? O…

“Fra i nomi che ha detto, Tomasi ha sicuramente un ottimo profilo, essendo un bravo amministratore, che con le sue capacità ha saputo prima strappare Pistoia alla sinistra, poi farsi rieleggere al primo turno. Ho letto anche di Conti, altro ottimo amministratore anche lui già riconfermato nel suo comune, ma mi pare si sia escluso da solo. Credo comunque che scegliere un amministratore abbia senso, perché è consapevole dei bisogni dei cittadini ed in costante contatto con loro”.

E se lo chiedessero a lei?

“Beh, io sono a metà del primo mandato ed i nomi detti sopra sono tutti stati già riconfermati dai loro elettori. Escludo categoricamente questa ipotesi, perché ho un impegno con Lucca che intendo onorare da sindaco civico quale sono”.

Viene spontaneo chiederle se sta pensando di aderire all’appello lanciato da Del Ghingaro per un polo civico regionale?

“Appartengo all’area politica del centrodestra. Essendo un’elezione amministrativa, il civismo funziona (ed io ne sono la dimostrazione), ma solo se in accordo con i partiti ed all’interno di una coalizione. Nel caso delle elezioni regionali, la legge elettorale in Toscana rende molto difficile un terzo polo, visto che se un candidato arriva al 40% non c’è ballottaggio”.

Torniamo a Lucca e parliamo di politica. Che giudizio dà del lavoro svolto dai partiti della maggioranza?

“Come giudizio globale finora sono molto soddisfatto, anche se possiamo e dobbiamo ancora fare molto. Ma credo che il segno lasciato in questi due anni e mezzo di governo della città sia già tangibile, come pure sarà concreto quello che si vedrà alla fine di questo primo mandato. Lo stesso vale per la coalizione: abbiamo trovato una bella alchimia, siamo un gruppo molto unito in giunta ed in consiglio comunale. Infatti non si sono mai verificati momenti in cui ci siamo divisi, per quanto a volte ci siano stati punti di vista diversi su alcune questioni. Ma va bene così, fa tutto parte della normale dialettica interna di una coalizione formata da tre partiti e tre liste civiche, perché è questo che siamo”.

Una diversità che nel 2022 pareva un azzardo e che oggi è una scommessa vinta?

“Sì, ed io rivendico la scelta di allargare la colazione al ballottaggio: è stata una mossa giusta e non solo perché abbiamo vinto, ma anche perché abbiamo vinto con un programma elettorale che una volta al governo stiamo portando avanti. I fatti e gli atti dimostrano che il nostro non era un ‘accordicchio’, né un ‘acrocchio soltanto per vincere’, come qualcuno diceva. Al contrario: siamo una vera squadra, che ha lavorato bene e continuerà a farlo fino alla conclusione del mandato accordatoci dai cittadini”.

E Lucca 2032?

“Voglio ringraziare ancora Lucca 2032. La mia lista civica è stata infatti sempre determinante, prima per la vittoria e poi nel corso del mandato di governo. Perché è una lista che è stata capace di unire tante persone, rappresentando le diverse anime della società civile. Oggi alcune di queste persone siedono in giunta o in consiglio comunale, mentre altre mantengono ruoli attivi nella vita politica della città. In questi anni non è mai mancato né il sostegno, né un lavoro fondamentale all’interno di tutto lo schieramento”.

Nel 2027 sarà ancora candidato?

“La mia candidatura è nata da un progetto che abbraccia una visione di governo decennale, per questo abbiamo chiamato la lista civica che mi ha sostenuto dall’inizio Lucca 2032: perché la politica deve smetterla di ‘navigare a vista‘, abbracciando programmazioni piu ampie ed ambiziose. Ma intanto pensiamo a portare a compimento il programma di questo primo mandato, poi vedremo. La cosa veramente importante è che il progetto vada avanti, per il resto nessuno è insostituibile, nemmeno io”.

L’idea che avete di città in questi due anni e mezzo è davvero chiara: Avete scelto di puntare moltissimo sulla promozione e adesso i risultati ci sono. I grandi eventi, il Natale, il Carnevale, il Cinema, il Giro di Italia...

“Il Giro di Italia, che decide di tornare per la seconda volta con la tappa a cronometro, darà grande visibilità a Lucca e Pisa. Con la città della Torre siamo già dialogando per costruire strategie di comunicazione condivise ed ottenere la massima promozione per entrambe le nostre città. Le immagini andranno in onda in oltre duecento paesi del mondo, saranno viste da decine di milioni di persone e - trattandosi di una tappa a cronometro - sarà incentrata sulle città di partenza e di arrivo, con un grandissimo ritorno in termini di immagine”.

E poi si farà il Giro sulle Mura…

“Sì, vedere la corsa rosa sulle Mura era un mio sogno, che si sarebbe potuto realizzare solo con la partenza di una cronometro…”.

Ma la visione sugli eventi qual è?

“Non si limita certamente solo a ‘feste e lucine’, come sostiene qualcuno in modo semplicistico e fuorviante. Diciamo che parte della nostra visione è un sistema dove tutto quello che viene ‘messo in scena’ rende indietro qualcosa alla città, come ci insegnano le grandi capitali mondiali della cultura e del turismo. Pensate a Salisburgo, dove con Mozart si asfaltano le strade. L’idea di questa amministrazione non è – per esempio - sussidiare il suolo pubblico, bensì valorizzarlo per mettere in condizione gli imprenditori di poterlo pagare creando lavoro, in modo che tutta la comunità possa direttamente o trasversalmente trarne un beneficio.

E poi?

“Non c’è solo questo, ovvio. C’è molto altro, a partire dagli oltre 200 milioni investiti in opere pubbliche. Nei prossimi due anni vedremo in modo tangibile tutto quello che abbiamo programmato e progettato dal nostro insediamento ad oggi. Molte opere sono già avviate, altre stanno partendo - come ad esempio la tanto attesa rotatoria di via Salicchi - ed altre ancora partiranno da qui al 2027. C’è poi un forte impegno sul sociale, dove investiamo più di quanto si spendesse prima della pandemia”.

Vi viene mossa anche l’accusa di aver eccessivamente indebitato le casse comunali.

“Chi ha mosso questa accusa non ha molto chiaro come funziona la macchina comunale e le sue regole. Sulle finanze pubbliche esistono leggi molto precise. L’indebitamento del Comune di Lucca è oggi pari a 2,15% (rispetto a un limite di legge del 10%) del rapporto tra gli interessi passivi dell’anno sulle entrate correnti del penultimo esercizio. Per farla semplice, questo significa che secondo la legge avremmo la capacità di indebitarci ancora più di quattro volte rispetto ad oggi. Lucca era un Comune virtuoso ieri ed oggi lo è ancora di più, visto che ha spinto sull’acceleratore per realizzare oltre 200 milioni di euro di investimenti. Perché la virtù non sta nel ‘nascondere i risparmi sotto il materasso’, ma nel farli fruttare per il bene della città ed il benessere dei suoi cittadini”.

Avete ritoccato le tariffe.

“Certo, ma proprio in quei settori dove abbiamo investito di più, a partire dal turismo - come il suolo pubblico, lo scorso anno - e le tariffe che pagano i visitatori, come il ticket di accesso dei bus e l’imposta di soggiorno”.

Non temete i rischi dell’over tourism?

“No, perché oggettivamente siamo ben lontani da certi fenomeni e la nostra non è una sensazione: sono i numeri a parlare. Ovviamente il livello di attenzione verso il fenomeno è comunque alto e continuamente monitorato”.

Infine, un commento sul tema della gestione idrica, che vede Lucca al centro del dibattito in Regione attraverso la proroga della concessione di Geal…

“Su questo tema preferisco aspettare la votazione finale in Consiglio regionale. Sulla proroga ho letto varie opinioni critiche, che assolutamente non condivido. Io devo pensare agli interessi di Lucca e secondo me la legge va in questa direzione, soprattutto perché potrebbe aprire nuovi scenari aggregativi a livello provinciale“.