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Il girotondo con Puccini. Le scuole e il Maestro

LUCCA L’Istituto comprensivo Puccini porta in alto il nome con cui si è intitolato. E per la seconda edizione del “Girotondo...

L’Istituto comprensivo Puccini porta in alto il nome con cui si è intitolato. E per la seconda edizione del “Girotondo con Puccini“ vara tre incontri con gli alunni della Scuola primaria per conoscere il musicista, a cura del professor Antonio Della Santa e della professoressa Lucia Coli. Gli incontri si terranno mercoledì 17 alla scuola Civitali di Monte San Quirico, giovedì 18 alla Martini di San Marco, venerdì 19 alla Sardi di Vallebuia. “Recentemente nell’Archivio di Stato di Lucca sono stati rinvenuti documenti attestanti che il primo maestro di Giacomo Puccini fu l’abate musicista Luigi Nerici – fanno sapere gli organizzatori – . All’Istituto privato per soli maschi che il prelato aveva in Corte Marovelli in centro a Lucca il compositore studiò dai sei ai dieci anni per passare il 19 luglio 1868 all’Istituto musicale Pacini. Puccini faceva molte assenze, questo tuttavia non gli impedì di essere inserito come soprano nel coro di voci bianche che l’istituto faceva partecipare ai principali eventi della città e, se nei primi anni di studi poteva sembrare insofferente nei confronti delle attività scolastiche, dopo i 13 anni il suo percorso iniziò ad essere brillante e via via sviluppò il suo talento, rivelatosi poi smisurato“.

In lui cresceva un “seme di talento” che, germogliando poco a poco, lo ha reso nel tempo uno dei

musicisti più empatici nel mondo. Il docente deve manifestare interesse verso ogni atteggiamento, anche cogliendo la più piccola manifestazione di talento che emerga dall’esperienza di vita dei discenti, per personalizzare il rapporto con ognuno di loro mostrando fiducia, rispetto e attenzione. “E’ solo ponendosi come un modello positivo e mettendo in atto comportamenti come l’ascolto, l’immedesimazione e l’aiuto che i talenti possono essere scoperti e valorizzati – sottolineano gli insegnanti –. Con questi brevi incontri vorremmo che il Maestro Puccini, oltre che come musicista, fosse conosciuto dagli alunni dell’ultimo anno della scuola primaria come uno di loro, un bambino che amava giocare, divertirsi e scherzare, talvolta combinandone di tutti i colori, come le testimonianze sulla sua infanzia ce lo hanno raccontato“. In questo modo interiorizzeranno che anche un grande Genio, come lo è stato Puccini, non è poi così lontano da loro e che anche loro potranno far fiorire le proprie attitudini. “E’ infatti la somma della motivazione individuale, della creatività e del potenziale cognitivo di ognuno, attraverso la scuola, la famiglia e gli amici, la fonte essenziale per scoprire anche “un piccolo seme di

talento”.