LAURA SARTINI
Cronaca

Il giusto riconoscimento al vescovo Anselmo di Lucca diventato Papa

Il piazzale della chiesa di Monte San Quirico da oggi porta un nome importante che finalmente non rischia più di...

Un momento della cerimonia tenutasi domenica scorsa a Monte San Quirico (foto Alcide)

Un momento della cerimonia tenutasi domenica scorsa a Monte San Quirico (foto Alcide)

Il piazzale della chiesa di Monte San Quirico da oggi porta un nome importante che finalmente non rischia più di disperdersi nelle pieghe dei libri di storia. E’ quello del vescovo di Lucca Anselmo Da Baggio (1057) poi diventato Papa Alessandro II (1061). E’ stata la commissione culturale della parrocchia di Monte San Quirico a promuovere l’intitolazione, proposta accolta dal Comune. Alla cerimonia, domenica scorsa, erano presenti don Alberto Brugioni, l’assessore Moreno Bruni e Piero Andreucci per la commissione comunale toponomastica. “Il vescovo Anselmo Da Baggio, poi divenuto Papa, ha fatto grandi cose per il nostro territorio. Solo per citarne alcune – riferisce Andreucci – ha fatto della piccola cappella di Monte San Quirico una chiesa vera, ampliandola. Nel giorno della Tabernella, la prima domenica di Pasqua, a Monte San Quirico si celebra il ricordo dell’avvenimento che lega la consacrazione della chiesa parrocchiale all’elezione di Alessandro II al soglio pontificio“.

“I fedeli infatti per volontà del Santo Padre potevano ottenere l’indulgenza plenaria una volta recatisi in pellegrinaggio all’allora Chiesa di San Quirico in Monticello. In più ha bonificato una zona che era terra di nessuno come Vallebuia, preservandola dalle alluvioni e rendendola coltivabile“. Non solo. “Appena assunta la carica vescovile Anselmo iniziò la ricostruzione della chiesa di Sant’Alessandro, la più antica chiesa lucchese pervenuta fino ai giorni nostri con poche modifiche“.

Divenuto Papa nel 1061 Anselmo vi fece traslare il corpo di Papa Alessandro I. Anche la chiesa di San Michele venne rifatta nel 1070 per volere di papa Alessandro che tra l’altro, pur da Papa, non lasciò mai la carica di vescovo di Lucca. Dunque per la comunità quello di domenica è stato un momento di grande emozione che riannoda i fili di un passato importante e vivo più che mai nel presente.