Perfettamente integrati se arrivati da tempo, forte senso di appartenenza, solidarietà massima anche a livello concreto tra loro, senso della giustizia e con pochi luoghi di ritrovo esclusivo, anche perché molti giovani sono nati in Italia e lavorano o studiano socializzando con tutti e così pure le famiglie. E’ il ritratto degli albanesi che vivono nella Piana. L’omicidio di Artan Kaja, originario dell’Albania ma in Italia dal 1997 ucciso da un connazionale, Marian Pepa martedì scorso li ha scossi. Il cordoglio è massimo, basti pensare che nelle scorse giornate davanti la villetta che si trova a poche decine di metri dal luogo del delitto, si sono radunate molte persone provenienti dal cosiddetto Nido delle Aquile, "Shqiptar" è la traduzione, dall’adozione dello stendardo bizantino, l’aquila nera bicefala su sfondo rosso, immagine della bandiera nazionale.
Increduli, ovviamente, a maggior ragione quando c’è stata la svolta: la morte si pensava fosse da attribuire ad un malore e invece Artan è stato freddato a colpi di pistola. "Abbiamo saputo, siamo vicini alla moglie e ai figli, – raccontano i componenti di una famiglia che risiede in Piana ma che vuole mantenere l’anonimato, – non vogliamo farci pubblicità su una tragedia del genere, però possiamo dirvi che di solito siamo uniti. Noi arrivammo esattamente 30 anni fa, abitavamo a Lucca, poi ci trasferimmo a Capannori. E’ chiaro che all’inizio eravamo pochi e quindi frequentavamo per la maggior parte i nostri connazionali, ci si ritrovava per stare insieme a casa, a bere il caffè, secondo il codice del Kanun". "L’ospitalità è sacra, nel senso che talvolta famiglie albanesi se hanno spazio ne ospitano altre che magari sono in un periodo di difficoltà e non trovano casa. Lo stesso è per il lavoro, l’albanese che ce la fa, magari mette su una sua ditta, cerca di aiutare ed offre una occupazione a chi non ce l’ha. Noi, ad esempio, operiamo nel settore edilizia, il più diffuso dove lavorano i nostri connazionali. Invece i figli spesso studiano, i nostri fanno ingegneria a Pisa perché vogliamo che abbiano un futuro migliore". Ma ci sono posti particolari dove riunirsi nella Piana? "Ormai la convivenza è talmente stretta che si va a vedere le partite tutti insieme, come per gli Europei 2024, con Albania e Italia nello stesso girone. Noi siamo tifosi del Milan, ad esempio. Prima c’erano le squadre di soli albanesi nei tornei di calcetto, adesso sempre miste".
Massimo Stefanini