REDAZIONE LUCCA

Il medico che portò il teatro in paese

Il paese di Gragnana a Piazza al Serchio ha celebrato il dottor Alfredo Bertolini con la presentazione del libro "Il Novecento" di Luciano Zanelli, ricordando il suo contributo sociale e culturale, tra commozione e gratitudine.

Il paese di Gragnana a Piazza al Serchio ha celebrato il dottor Alfredo Bertolini con la presentazione del libro "Il Novecento" di Luciano Zanelli, ricordando il suo contributo sociale e culturale, tra commozione e gratitudine.

Il paese di Gragnana a Piazza al Serchio ha celebrato il dottor Alfredo Bertolini con la presentazione del libro "Il Novecento" di Luciano Zanelli, ricordando il suo contributo sociale e culturale, tra commozione e gratitudine.

Il paese di Gragnana, in Comune di Piazza al Serchio, nella storica aia di casa Lucchesi in via San Rocco, ha vissuto un intenso pomeriggio all’insegna dei ricordi relativi alla sua significativa vicenda sociale durante la prima metà del Novecento, sviluppatasi grazie all’opera del dottor Alfredo Bertolini (1879-1962), nativo del paese, medico condotto nel Comune di Giuncugnano e successivamente in quello di Piazza al Serchio, prima di diventarne sindaco nel 1951 per una legislatura e una seconda da assessore, ideatore e fondatore del teatro regio "Dario Niccodemi", costruito in paese nel 1921-1922 e rimasto attivo fino agli anni Cinquanta del secolo scorso per merito della Compagnia filodrammatica di Gragnana. L’occasione per fare rivivere il suddetto magico periodo per il piccolo paese di Gragnana è stata la presentazione del libro " Il Novecento - Un secolo di storia e personaggi da ricordare" di Luciano Zanelli, edito dalla Tipografia Amaducci di Diecimo di Borgo a Mozzano. Tante persone hanno affollato l’antica aia messa a disposizione dalla figlia del dottor Bertolini, Idetta e dalla nipote dottoressa Quintilia Lucchesi. Il ricordo e il racconto della vicenda umana e professionale del dottor Alfredo Bertolini hanno suscitato momenti di intensa commozione sia tra i familiari, sia tra le persone che lo avevano conosciuto direttamente e sia tra quelle che hanno sempre sentito parlare nelle loro famiglie di questo importante personaggio garfagnino, diventato a quel tempo il dottore per antonomasia dell’alta Garfagnana, impegnato nel sociale, a cominciare dall’aiuto verso i più bisognosi, fino alla idea di costruire un locale da adibire a teatro e alla fondazione di una filodrammatica che riuscisse ad unire, amalgamare e coinvolgere anche culturalmente i giovani di Gragnana e dei paesi vicini e infine attento, oculato e lungimirante amministratore pubblico. Agli anni del suo mandato da sindaco di Piazza al Serchio si deve anche il ripristino delle cosiddette opere gratuite, a cui erano chiamati tutti gli adulti maschi e che diventarono utili per il recupero del territorio comunale dopo la seconda guerra mondiale, a cominciare dalle frazioni.

Dino Magistrelli