REDAZIONE LUCCA

Il Negresco si avvia a diventare un ’5 stelle’

Il titolare Aldo Grassi anticipa le strategie di rilancio: "Da ottobre lavori per creare una spa con palestra annessa e nuove camere"

Per la primavera 2022 l’hotel Negresco punta alle ’5 stelle’. Lo anticipa il titolare Aldo Grassi, 82 anni, un trascorso da ’re’ della grande distribuzione (con 54 supermercati Superal e 120 discount Plus) e un’energia ancora viva per pensare ad un rilancio di una delle storiche strutture ricettive. Quello che fu hotel Merano è stato acquistato dal 1993 da Grassi ed è una delle pochissime realtà aperte tutto l’anno – con 8 dipendenti a tempo indeterminato – che ha ospitato cantanti come Tony Renis, Tony Bennett, il produttore dei Pink Floyd fino a tutto il top dell’imprenditoria italiana e straniera. "Purtroppo per la prima volta da ottobre siamo stati costretti a chiudere – racconta Grassi, ripercorrendo le difficili tappe del lockdown – ma abbiamo comunque allestito le luci di Natale per dare un segnale. Siamo tornati operativi dal 16 gennaio con un ottimo riscontro: lo scorso weekend abbiamo avuto tantissime prenotazioni e durante la settimana arrivano uomini d’affari". La pandemia ha imposto lo slittamento del previsto piano di restyling del 4 stelle superior. "Se non ci saranno ulteriori complicazioni – aggiunge l’imprenditore – a ottobre inizieremo un capillare intervento di rinnovamento delle 40 camere, molte delle quali con vista mare. Voglio un hotel più moderno e con ambienti colorati, creando una spa con palestra annessa al piano terra, in parte degli spazi adesso destinati alla sala congressi e delocalizzazione dei vani tecnici all’esterno, oltre al potenziamento del ristorante. A marzo 2022 conto di riaprire una struttura certificata a 5 stelle". "La nostra clientela è al 70% di stranieri – aggiunge la direttrice Simonetta Pellegrini – prevalentemente americani e russi. La scorsa estate a ’salvare’ la stagione sono stati i turisti italiani. Contiamo anche per il 2021 sulla voglia di viaggiare che è palpabile: clienti internazionali che avevano prenotato per la scorsa estate e non sono potuti venire non hanno voluto indietro la caparra. Perchè la loro previsione di viaggio resta la Versilia".

Francesca Navari