Dalla crisi climatica mondiale al raggiungimento di emissioni zero di Co2, dal disimpegno delle politiche industriali mondiali per arrivare a spiegare l’impatto della realizzazione, nella Piana, degli Assi Viari. Temi importanti dibattuti nei giorni scorsi nell’ambito di un’iniziativa che si è tenuta al Liceo “E.Majorana” di Capannori, alla quale ha preso parte Umberto Franchi, coadiuvato da altri esponenti, a nome del “Forum per la tutela ambientale e salute dei cittadini”.
"E’ parlando di ciò che sta succedendo nel mondo – sottolinea Franchi – come l’incendio a Los Angeles e di altro ancora, che possiamo trasmettere conoscenza ai giovani; nell’incontro tenutosi al Majorana, abbiamo notato un grande interesse da parte degli studenti; la proiezione di un filmato, ha prospettato che cosa avverrebbe nella Piana se fosse attuato lo sciagurato progetto degli Assi viari".
L’incontro aveva l’intento di mettere in moto una riflessione consapevole, partendo dei temi che stanno travolgendo il Pianeta attraverso il verificarsi di eventi climatici sempre più estremi, per arrivare ad affrontare le politiche locali e l’impatto di nuove opere infrastrutturali.
"È in questo contesto che si pone il ruolo degli studenti sulla questione degli Assi Viari – prosegue Franchi – strettamente collegata a quella climatica più in generale; nella fattispecie del progetto degli Assi, la gestione del territorio locale è stata portata avanti da amministratori sia di centrodestra che di centrosinistra che hanno consentito, con le loro scelte, di costruire aziende, centri servizi, centri commerciali e altre attività a carattere speculativo, senza mai programmare piani regolatori efficienti".
L’incontro con gli studenti del liceo capannorese, aveva un preciso scopo: fornire informazioni e creare consapevolezza, due cavalli di battaglia che da sempre contraddistinguono il Forum e le tante associazioni che si battono contro la realizzazione degli Assi viari nella Piana.
"I giovani devono sapere – prosegue Umberto Franchi – che questo tipo di sviluppo ha portato alla costruzione di molte strade, facendo diventare Lucca il comprensorio toscano con il maggior numero di reticolo stradale dell’intera regione e obbligando un po’ tutti a percorrerle: studenti, lavoratori, autotrasportatori che devono consegnare le merci; i ragazzi e le ragazze hanno ascoltato le ragioni del no al progetto infrastrutturale, ben comprendendo che bisogna evitare la realizzazione di una nuova colata di cemento e catrame che per 11 chilometri dividerebbe la Piana in due, occupando terreni agricoli e distruggendo quel poco di verde rimasto: questa scelta aumenterebbe la cappa tossica già presente, causando danni alla salute dei cittadini".
Un dibattito foriero di spunti e riflessioni, a partire dalle proposte del Forum che indicano, quale azione di contrasto, la riduzione del traffico e guardano a una mobilità alternativa con la realizzazione di una tramvia di superficie e il potenziamento delle reti ferroviarie. Conclude Franchi: "Dai giovani è emerso come allo stato attuale venga meno una corretta informazione e formazione e come quella resa dai comuni di Lucca e Capannori, oltre che dalla stessa Regione Toscana, sia falsata al punto di far credere che gli Assi viari siano in grado di risolvere le problematiche del traffico: conclusione che, studi e ricerche effettuate, dimostrano semmai l’esatto contrario".