REDAZIONE LUCCA

“Il nome di Kaiser“, suggestivo affresco storico di Lino Dini

E’ sempre più diffusa la tendenza, da parte di persone di ogni professione e con ogni titolo, a cimentarsi con opere letterarie. Per diletto. presso Spesso con risultati modesti. Non è certo il caso dell’architetto lucchese Lino Dini (nella foto) che ha da poco editato il suo secondo romanzo "Il nome di Kaiser" per Calibano Editore, la cui presentazione sarà sabato domani alla libreria Ubik di via Fillungo, alle ore 18.

Un affresco davvero emozionante che ci riporta in uno dei periodi più complicati del secolo scorso, nel 1943, in mezzo alla Seconda guerra mondiale e alla guerra civile ormai incipiente che divise gli italiani talmente in profondità da continuare a vederne i frutti marci persino ottant’anni dopo. Dini, che aveva in passato dedicato la sua prima opera alla storia dei due pittori lucchesi del Seicento Giovanni Coli e Filippo Gherardi, è riuscito a fare centro con una trama avvincente e commovente, un affresco di una Firenze nella bufera bellica che ha come epicentro il celebre Bar Giocosa di via Tornabuoni, il locale celebre, si dice, per la maestria con cui venivano preparati cocktail, a partire dall’intramontabile Negroni.

Dalla penna di Dini escono e prendono forma personaggi, luoghi, storie che avvincono il lettore e lo rapiscono, offrendogli anche la possibilità di respirare l’aria di quegli anni drammatici che continuano a proiettare emozioni. Dove l’umanità – sia essa rappresentata dalla tenutaria di un bordello, dai militari tedeschi, dagli italiani rimasti fedeli al Fascismo come da quelli impegnati a liberarsene e quelli, la maggioranza, impegnati solo a salvare la pelle – è al centro, insieme al cane Kaiser, ma, soprattutto, alle strade di una Firenze che non c’è più. Forse, prima di tutto, proprio nella sua gente.

F.Vin.