È stato inaugurato a Castelnuovo il nuovo ponte sul torrente Turrite in località Ai Cerri. Un’infrastruttura lunga 26 metri, con un asse viario rialzato di circa 1,20 metri rispetto al precedente tracciato, priva della pila centrale nell’alveo del fiume, più facilmente accessibile agli automezzi e con una corsia riservata ai pedoni e ai ciclisti. Un’opera significativa che rappresenta il compimento di un complesso intervento di messa in sicurezza dal punto di vista idraulico da 850 mila euro, finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del Documento operativo per la difesa del suolo. Il nuovo ponte non solo è andato a migliorare il collegamento tra le due sponde del torrente, ovvero l’unico accesso per i circa 50 abitanti di località Ai Cerri, ma anche a prevenire il rischio di criticità in casi emergenziali di piena. Alla cerimonia inaugurale erano presenti, per l’amministrazione comunale, il sindaco di Castelnuovo Andrea Tagliasacchi, il presidente del consiglio comunale Francolino Bondi, il vice-sindaco Chiara Bechelli, gli assessori Ilaria Pellegrini e Patricia Tolaini, il capogruppo Niccolò Roni e il consigliere Carlo Biagioni. "Questa realizzazione – ha commentato il sindaco Tagliasacchi- è stata fatta in un punto delicato e cruciale del territorio, per di più in un periodo di precipitazioni inusuali legate al cambiamento climatico in atto". Responsabile unico del Progetto (Rup) è stato il geometra Vincenzo Suffredini. I lavori sono stati realizzati dalla ditta Intersonda, mentre la ditta Lunardi Movimento Terra ha provveduto, con i suoi mezzi, alla demolizione del vecchio ponte. Il progetto esecutivo è stato redatto dallo Studio Stai di Castelnuovo. Questo intervento, peraltro, avviene in un’area in cui l’Amministrazione comunale ha messo in atto altre importanti opere di prevenzione e messa in sicurezza come le operazioni di stombamento del fosso Canalaccio, i marciapiedi lungo la SP13 che conduce alla frazione di Torrite e la nuova rotatoria davanti al complesso scolastico di via Fabrizi.
"Stiamo avviando, inoltre- ha aggiunto Tagliasacchi- un confronto con i cittadini per cercare di capire quali sono le esigenze legate al fiume perché, se da un lato rappresenta un’opportunità importante, dall’altro è un elemento di preoccupazione per i cittadini".
Dino Magistrelli