Il “processo“ al pronto soccorso. Criticità e proposte in Consiglio

Cinque lunghe ore in aula per discutere delle tante criticità del San Luca. Prossimo appuntamento il 22 luglio

Il “processo“ al pronto soccorso. Criticità e proposte in Consiglio

Il “processo“ al pronto soccorso. Criticità e proposte in Consiglio

Cinque ore per una radiografia del Pronto Soccorso del San Luca e dell’Ospedale di Castelnuovo che sono sempre meno di quanto impiega un paziente di media gravità a accedere al pronto soccorso stesso. E’ quanto è durata la prima tranche del consiglio comunale, ieri pomeriggio aperto no stop (dalle 15 fino oltre le 20) agli interventi dei cittadini, comitati, sindacati, associazioni, politici e anche ai referenti Asl. Nella seconda seduta, che probabilmente si svolgerà il 22 luglio, il consiglio comunale tirerà le fila delle testimonianze in chiave propositiva. Sarà stato utile? Si capirà. Di certo frustrante per chi da anni combatte sul fronte di una sanità a misura di cittadino e che si ritrova oggi con un pugno di mosche in mano.

Toccante la commozione mista a rabbia di Gemma Urbani del comitato Lucca per una sanità migliore, la voce rotta da un’emozione che parla da sola delle mille battaglie. “Tornare qui oggi per me è mortificante, sono stata indecisa se farlo o no – ha detto –. Tante parole gettate al vento, quando tutti, da destra a sinistra, hanno fatto tagli in sanità e questi sono i risultati. Ho creduto veramente e fortemente che l’impegno di cittadinanza fosse fondamentale, invece essere qui oggi fa parte di ritualità stanca e svuotata, tra il ridere e il piangere. Lo dicemmo dal primo giorno: al San Luca mancano 70 posti letto. Così è. E il pronto soccorso è uno sgabuzzino dove i medici sono trattati come estetisti, con la tendina tra un paziente e l’altro, una vergogna. L’Asl amplia il pronto soccorso con i container, parola che dovrebbe far rabbrividire a Lucca dopo l’esperienza della scuola. Centocinquanta metri che costeranno a noi tutti un milione di euro. Sindaco e politici, o prendete in mano la situazione oppure non vi stupiate più se il cittadino non va a votare“.

Il sindaco Pardini ha voluto rispondere: “Noi come dimostriamo anche oggi con questo consiglio ci mettiamo tutto il nostro impegno per migliorare le cose, se non basterà sarà il cittadino a trarne le conclusioni. Abbandonarsi alla disillusione è sempre una strada sbagliata“. Anche il presidente dell’Ordine dei Medici, Umberto Quiriconi, ieri ha vissuto un amaro déjà vu: “Dieci anni fa all’inaugurazione del San Luca ho detto più meno stesse cose che dirò oggi. Mentre il pronto soccorso di Castelnuovo la situazione non è ottimale ma almeno sufficientemente compensata, per quello del San Luca non si può dire lo stesso. E’ piccolo, il personale medico e infermieristico scarseggia, l’escamotage della rotazione dei colleghi tra vari reparti dell’area vasta non è appropriato professioalmente, non consente continuità. Così lunghe attese, pochi posti letto, poche ambulanze anche per le dimissioni, ambienti angustii. Si somma il problema enorme dei ricoveri impropri. Di fatto – ha aggiunto – le assunzioni sono state un flop: a fronte di 25 assunzioni di area vasta solo 3 colleghi hanno scelto la sede di Lucca – tra l’altro erano già precari e sono solo stati stabilizzati – contro i 7 di Livorno i 5 di Pontedera, 5 del Versilia. Tutto in qualche modo funziona grazie ai colleghi Frosini e Banti e a tutto il personale del pronto soccorso. Ma occorre più personale, anche in sala di attesa, più letti in ospedale e sul territorio, disponibili 7 giorni su 7, ambienti più grandi e misure di sicurezza adeguate e di questo ringrazio il Questore Giobbi che se ne è subito interessato. Perchè il pronto soccorso di Lucca è così poco attrattivo per i medici che non lo scelgono? Serve una risposta“.

Laura Sartini