Il ricovero dei detenuti “La stanza non c’è più“

Sindacato liberale: “Era un ambiente protetto anche per la privacy al San Luca“. L’Asl: “E’ stata danneggiata da un degente, presto tornerà a disposizione“. .

Il ricovero dei detenuti “La stanza non c’è più“

Il ricovero dei detenuti “La stanza non c’è più“

LUCCA

E’ il sindacato autonomo liberale a tirare in ballo la questione della stanza blindata del San Luca che dovrebbe ospitare i ricoverati detenuti del carcere. Una stanza che secondo il sindacato dopo dieci anni sarebbe ancora inagibile. “Quindi il detenuto con la scorta viene purtroppo “ricoverato” in un reparto in questo caso la SPDC in una stanza in cui deve stare anche il personale composto di Agenti di Polizia Penitenziaria (tre agenti) con mancanza di decoro igiene e privacy – sottolinea il sindacato– . Vi sono anche notevoli disagi per i pazienti ricoverati per patologie varie acute o croniche e per il personale assistenziale. Anche il detenuto ha bisogno di uno spazio adeguato dove ricevere assistenza, come era la stanza blindata che oltre ad offrire privacy era anche una protezione alla eventuale “fuga” del suddetto , ma offriva anche più spazio per il movimento oltre al collegamento con una videocamera diretta alle forze ordine. Anche i detenuti, che spesso si ricoverano per patologie varie hanno necessità di essere trattati umanamente secondo la loro gravità e patologia“. L’Asl risponde a filo diretto. “La stanza per i detenuti all’ospedale San Luca - precisa l’azienda – è sempre stata in funzione ed è stata utilizzata regolarmente per la degenza dei pazienti sottoposti a regime di custodia in carcere fino a poche settimane fa quando si è verificato un grave episodio che reso necessaria la temporanea sospensione dell’uso della struttura“.

“Una persona sottoposta a trattamenti sanitari – spiega l’Asl – ha infatti danneggiato in maniera seria la stanza, provocando ingenti danni strutturali e impiantistici. Il personale della ditta incaricata della manutenzione ha provveduto a mettere in sicurezza i locali e a effettuare alcune delle riparazioni necessarie. Il danno arrecato richiede però anche la sostituzione di alcuni componenti impiantistici speciali, non di semplice e rapido reperimento, adeguati a un locale come questo, che deve essere ad alta sicurezza. Per questo al momento l’assistenza ospedaliera ai detenuti viene erogata in reparti specialistici, sempre avendo cura di predisporre l’utilizzo della stanza a uso singolo, in modo da poter consentire la permanenza del personale di vigilanza carceraria, come peraltro avviene in tutti gli ospedali non dotati di struttura ad hoc.Questo, ovviamente, in attesa che la stanza blindata ritorni a disposizione“.