
I gestori Leonardo, Roberta e Graziella
Valle del Serchio (Lucca), 27 febbraio 2020 - Nel comprensorio sciistico della Garfagnana, a mancare quest’anno non è soltanto il tanto atteso innevamento naturale, ma anche uno dei suoi punti di accoglienza più amato da turisti, visitatori e popolazione locale. Lo storico albergo, rifugio, ristorante e bar "Lunardi" al Passo delle Radici, Castiglione di Garfagnana, è infatti chiuso da diverse settimane. Non una chiusura temporanea, dovuta a un periodo di riflessione o di meritata vacanza come pensavano i più, disorientati dalle luci improvvisamente spente, bensì una scelta definitiva dei proprietari, i componenti della famiglia Lunardi, che hanno deciso di non mantenere oltre la gestione dell’attività, diventata sempre più impegnativa. Tanti i servizi offerti al pubblico dalla metà del secolo scorso, continuamente in crescita e sempre al passo con i tempi, grazie all’abbinamento vincente tra ambiente naturale, neve, alpinismo e qualità elevata dell’ospitalità, con gustose pietanze tipiche molto rinomate, servite nella sale caratteristiche, fresche in estate e riscaldate dal calore del camino in inverno. Un rifugio di alta montagna, via via diventato un centro turistico aperto tutto l’anno, a 1529 mt s.l.m, lungo la strada provinciale 72, che unisce e serve due province e due regioni: Lucca e Modena, Toscana ed Emilia Romagna. «Siamo anziani e con qualche problema di salute - ci confida Graziella, la moglie di Leonardo Lunardi, con la famiglia da decenni alla gestione dell’Albergo e del Ristorante -, abbiamo preso una decisione molto dolorosa che, però, non era più rinviabile. É sempre più difficile gestire attività così complesse, serve tanta energia anche per adeguarsi a nuove disposizioni in materia di tenuta contabile e non solo. La necessità di un servizio continuo non consente fermate per alcun motivo, il personale dovrebbe essere possibilmente giovane e senza acciacchi - continua sorridendo con accanto la nuora Roberta, anche lei impegnata fino alla chiusura nell’azienda di famiglia -. Ci meritiamo un po’ di riposo e di cura per la nostra salute, anche se il dispiacere è tanto. Soprattutto per le nostre ragazze, impegnate in cucina, piuttosto che nella pulizia delle camere o al servizio bar e noleggio del materiale per escursioni e sci di fondo". Al Passo delle Radici , tra l’altro il valico abitato più alto dell’Appennino, oltre alla paesaggistica decisamente suggestiva, con una natura a tratti persino selvaggia, si trovano, infatti, a disposizione degli appassionati della montagna e dello sci di fondo, oltre 8 km di piste omologate Fisi. Dal Passo si snodano diversi percorsi sia per lo sci di fondo sia per escursioni di alpinismo, trekking e con le ciaspole ai piedi. Frequentatissima da grandi e piccoli di ogni età e provenienza è la pista da fondo composta da vari anelli, con variabili in chilometraggio e in difficoltà; da 1,5 fino ai 5 Km. Percorsi collegati anche con il vicino comprensorio di "Bosco reale", Piandelagotti Frassinoro, con i suoi 40 Km e più di piste da fondo. Una effettivo regno privilegiato per gli sport invernali e della montagna, oggi orfano dei servizi essenziali forniti dalla vecchia gestione, come il noleggio e la fornitura di bastoncini, scarponi, sci, ciaspole e bob, tra i molteplici dispositivi comunemente richiesti. «Stiamo lavorando per trovare alternative di gestione - spiega l’amministrazione di Castiglione per voce del primo cittadino, Daniele Gaspari -, ma non è semplice. Lo scoglio maggiore è proprio per il grande impegno richiesto nelle tante attività presenti. La valutazione prende in analisi varie opzioni, anche grazie alla disponibilità della famiglia Lunardi nei confronti di soluzioni che possano agevolare nuove gestioni. Al momento, purtroppo, non abbiamo ricevuto manifestazioni di interesse significative". Fiorella Corti © RIPRODUZIONE RISERVATA