Il rugby femminile in campo contro la disparità

La società del Rugby Lucca ha organizzato una giornata dedicata al settore femminile per promuovere l'educazione nello sport e combattere la discriminazione. Atlete, tecnici, genitori e educatori si sono confrontati sui temi delle diseguaglianze di genere e della violenza sulle donne. Una giornata per ricordare le donne vittime di violenza.

In una giornata fredda ma soleggiata al Campo da rugby Romei c’è stata una grande festa dedicata al settore femminile. La società del Rugby Lucca ha organizzato, con il sostegno della Federazione Italiana Rugby (FIR), la giornata “No ragazze?! No rugby”, un progetto FIR per promuovere l’educazione nello sport e combattere qualsiasi forma di discriminazione, con particolare attenzione alla parità di genere.

Gli eventi in programma hanno coinvolto bambine, ragazze e donne di ogni età. La giornata si è infatti aperta con un raduno regionale delle categorie Under 14, 16 e 18, gestito dai tecnici federali. Occasioni di crescita importanti per le giovani atlete, che hanno occasione così di confrontarsi con numeri ampi e di farsi notare dai tecnici per future convocazioni nazionali. Anche le bambine Under 10 e Under 12 hanno avuto il loro momento: se normalmente le squadre fino a 12 anni sono miste, è utile far vivere a queste piccole atlete un contesto che sia solo femminile. Infine Lucca ha ospitato la seconda tappa di Coppa

Italia. La squadra Seniores lucchese ha affrontato Gispi Prato e Colle Valdelsa. Purtroppo le rossonere faticano a trovare una buona intesa, data la squadra ancora un po’ acerba (molte le ragazze appena salite dalle giovanili), ma nel complesso le ragazze di Cinquini e Pollacchi hanno ampliato il loro bagaglio

rugbistico, obiettivo primario per una squadra giovane. A seguito di ogni incontro sul campo le ragazze hanno partecipato alle attività proposte dalle formatrici e le psicologhe di Terre des Hommes, che hanno fatto luce sui temi delle diseguaglianze di genere e hanno portato “in campo” una riflessione collettiva a partire dalle esperienze che le giocatrici hanno trovato nel loro vissuto. Il confronto è avvenuto anche con i genitori e con gli educatori con lo scopo di creare sempre migliori metodi di approccio allo sport femminile e al rugby in particolare.

Data la vicinanza alla giornata del 25 novembre, giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne, e proprio per la forte risonanza degli ultimi, tristi, fatti di cronaca, la società ha deciso di coinvolgere alcune importanti realtà del territorio, Centro Antiviolenza Luna e Croce Verde, che quotidianamente si impegnano ad aiutare donne vittime di violenza. Un tema particolarmente sentito anche dalle atlete stesse: le ragazze sul campo hanno infatti inaugurato il match con un minuto di rumore, per ricordare le donne vittime di violenza.