REDAZIONE LUCCA

Il secolo di don Donati Il ricordo sempre vivo del parroco di Antisciana

Cento anni dalla nascita del sacerdote che nella sua vita fu anche insegnante, poeta, scrittore e giornalista. Morì a soli 54 anni .

Il secolo di don Donati Il ricordo sempre vivo del parroco di Antisciana

Giovedì, la Garfagnana ricorda il centenario della nascita di don Francesco Donati, parroco di Antisciana di Castelnuovo, insegnante, poeta, scrittore e direttore dal 1964 al 1970 del settimanale "Vita Apuana", organo ufficiale della Diocesi di Massa Carrara, di cui fino al 1992 ha fatto parte la Garfagnana.

Don Donati era nato a San Romano il 9 marzo 1923, ordinato sacerdote il 10 luglio 1949, quindi cappellano ad Aulla e padre spirituale nel locale seminario. L’8 aprile 1953 era stato nominato parroco di Antisciana, dove era rimasto fino alla prematura morte il 29 novembre 1977; era stato anche membro della commissione diocesana di musica sacra. Aveva soltanto 54 anni quando una grave malattia l’aveva strappato all’affetto di tutti, dai famigliari agli abitanti di Antisciana che gli volevano tanto bene, ai paesani di San Romano e ai confratelli sacerdoti. Oggi riposa nel cimitero di San Romano.

Giovane sacerdote si era laureato prima in Sacra Teologia presso l’Università Pontificia Gregoriana a Roma nel 1966 e poi in Lettere e Filosofia presso l’Università di Genova nel 1970. Era stato insegnante di Lettere nel Seminario di Castelnuovo, al Liceo Scientifico e alla Scuola Media "Pascoli" di Castelnuovo. Nel 1974 aveva pubblicato un’interessante raccolta di poesie "Tempo e non tempo" che fu molto apprezzata.

"Ogni lirica – scrisse Giuseppe Rossi Bellincampi nella presentazione – è perfettamente calibrata, contemporanea, nella forma e nel contenuto, ma trascende il tempo, si solleva sul piano universalistico della perennità". Nel 1976 presso le Edizioni della Rocca di Walter Ciapetti di Castelnuovo aveva pubblicato il romanzo "Prima che nascesse un mito", ambientato al tempo della Resistenza, scritto in uno stile lineare e asciutto, fotografando con evidenza ciò che accadde in Garfagnana tra il 1943 e il 1945, dedicandolo "a tutti coloro che, a trent’anni dalla liberazione, si interrogano sulle sorti morali e politiche della democrazia".

Il Centro di studio "Carfaniana Antiqua" di Castelnuovo, allora presieduto dal professor Luigi Pedreschi, nell’aprile 1978, a poco meno di un anno dalla scomparsa, gli dedicò una significativa riunione, durante la quale don Antonio Bertozzi ricordò la figura di don Francesco, amico e collega nel sacerdozio e nella cultura letteraria.

Dino Magistrelli