MASSIMO STEFANINI
Cronaca

Il sogno finisce in tre set. Jas perde ma non smette di sorridere e incantare

Paolini sfiora l’impresa contro la Krejcikova ma cede in tre set e poco meno di due ore di gioco "Gli utlimi due mesi sono stati folli. Ringrazio la mia famiglia, il mio team e chi mi sostiene".

Il sogno finisce in tre set. Jas perde ma non smette di sorridere e incantare

Il sogno finisce in tre set. Jas perde ma non smette di sorridere e incantare

Persino Tom Cruise applaude la nostra campionessa a fine match. Un 2024 eccezionale che ha portato Jasmine Paolini al quinto posto delle classifiche mondiali e in finale sia al Roland Garros sia a Wimbledon. Tutto stupendo, per carità. Adesso bisogna imparare a vincere le finali. Se la Swiatek era stata ingiocabile sulla terra battuta parigina, sull’erba londinese Jas c’è andata davvero vicina all’ impresa. Anzi, forse si può anche rimuginare su alcuni aspetti che potevano condurre ad un finale diverso.

Intanto il primo set, in fotocopia come quello in semifinale con la Vekic. Queste partenze diesel vanno evitate. La croata è crollata emotivamente, la ceca no. Poi il vantaggio dilapidato nel terzo, dove però Barbora Krejcikova a ha servito benissimo. Ma ci sarà spazio per rimediare. Intanto, tra pochi giorni, altro appuntamento con la storia, le Olimpiadi di Parigi, in singolare e in doppio con la Errani. Poi gli Us Open. La finale dei Championships è stata equilibrata. La ventottenne lucchese ha avvertito un pizzico di tensione all’inizio. Un solo punto conquistato da Jas nei primi due giochi. Sembrava che già nei turni precedenti la lucchese avesse esorcizzato l’emozione del mitico Centrale, invece l’avvio è abbastanza difficile malgrado il pubblico sia schierato decisamente a favore della Paolini. Le ceca si dimostra solida, con pochi errori. La ceca, nel cui angolo in tribuna c’è pure Jan Kodes, vincitore di Wimbledon nel 1973, quello del boicottaggio, sfrutta la maggiore incisività. Tra l’altro nella prima parte del 2024 la ceca ha dovuto combattere contro ogni tipo di malanno fisico. La campionessa di Bagni di Lucca sembra giocare con il freno a mano tirato. Il primo set scivola via 6-2 in 35 minuti. Curiosamente, stesso punteggio e stesso time della prima partita con la croata Vekic. La Paolini si rifugia negli spogliatoi. Il secondo set, al servizio, parte con due prime robuste. "Avvicinati alla palla". gli urla Renzo Furlan dal box.

Adesso, però, Paolini è più convinta ha alzato la qualità del gioco, è salita di colpi, come avrebbe detto il grande Galeazzi sulle regate degli Abbagnale e si invola sul 3-0. Krejcikova commette due doppi falli, appare nervosa e fioccano gli errori, 6-2 restituito all’avversaria. Jas comincia bene anche il terzo set, non concedendo niente in battuta. Poi però si fa raggiungere sul tre pari. Le due giocatrici non riescono a darsi il pugno del ko. La ceca ritrova slancio sul 5-4 e chiude al terzo match point.

"Sono stati due mesi folli – ha commentato a caldo sul centrale Jasmine – ringrazio la mia famiglia e il mio team, senza di loro non sarei qui, un luogo che sognavo da bambina. Oggi sono più triste ma consapevole di dove sono arrivata, complimenti a Barbora perché ha giocato davvero un tennis fantastico".