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Il Teatro del Giglio si apre alla città. Sei settimane a porte ’spalancate’

Dopo il successo dello scorso anno, torna l’iniziativa pensata per avvicinare la città al palcoscenico

Il Teatro del Giglio si apre alla città. Sei settimane a porte ’spalancate’

Il 17 maggio l’ultimo spettacolo di prosa, il solito giorno la prima data di Teatro sempre aperto 2024: il Teatro del Giglio, dopo l’importante successo dell’edizione 2023, ripropone anche quest’anno ben sei settimane di eventi importanti e qualificati e intere giornate per visitare liberamente lo spazio, il tutto a ingresso gratuito. Una piccola rivoluzione per avvicinare la città, ma non solo essa, alla principale istituzione culturale cittadina che trova dunque continuità dopo l’esperimento dello scorso anno per consolidare il suo ruolo di luogo adatto a ospitare e promuovere eventi di spettacolo e non solo, momenti di riflessione e condivisione e celebrazioni di ricorrenze e anniversari, anche in sinergia con associazioni e aziende del territorio.

L’edizione 2024 è stata presentata ieri dal sindaco Mario Pardini, dall’assessore alla Cultura Mia Pisano, dall’amministratore unico del Teatro Giorgio Angelo Lazzarini e dal direttore artistico Cataldo Russo. Durante i giorni di apertura, gli eventi in programma saranno ricercati, significativi e seriamente qualificati: piccoli concerti e spettacoli, incontri, interviste, visite guidate, mostre. Ben 24 tra eventi e performance gratuite che si terranno prevalentemente alle ore 19 nel foyer, nel ridotto o nella sala principale del teatro. Gli orari di apertura saranno dalle ore 11.30 alle ore 18, dal martedì alla domenica.

"Dobbiamo dire grazie al Teatro – ha spiegato il sindaco Pardini – perché sta puntando fortemente sul rafforzamento del suo legame con la città, e un grazie va a tutte le maestranze per l’impegno che sta profondendo in questo sforzo di ampliamento dell’offerta culturale". Verranno ripetute le visite guidate dal personale del teatro, un’opportunità per scoprire i segreti della macchineria e delle attrezzature illuminotecniche in dotazione al Teatro e di apprezzarne la storia e l’architettura.

"Con Un Teatro Sempre Aperto il Giglio – ha sostenuto Lazzarini – rivela risorse e ambienti che possono ospitare azioni performative e culturali inaspettate. Difficilmente un teatro si esperisce oltre la consueta dimensione di platea/palcoscenico, e invece questa è l’occasione per viverlo più liberamente. Il teatro si apre alla città (e non solo) e la città (e non solo) accede al teatro, e tutto ciò per riaffermare la centralità dell’istituzione culturale Teatro".

"Nato come una sorta di esperimento culturale – ha aggiunto l’assessore Pisano – quest’anno Un Teatro Sempre Aperto si arricchisce di collaborazioni significative che daranno la possibilità a tutti i cittadini, oltre che ai visitatori della nostra città, di poter non solo visitare e fruire liberamente degli spazi di questo splendido luogo, ma anche di partecipare a significativi eventi musicali, teatrali, di danza e di approfondimento culturale". Sul piano dei contenuti e della produzione, il nuovo format sarà l’intervista-performance, per presentare figure cardine della storia dello spettacolo e dell’arte: attori, esperti di storia dell’arte, di cinema e musica daranno vita e parola a figure iconiche della cultura del Novecento come Marylin Monroe e Maria Callas. Ma saranno davvero tanti i momenti di alto livello distribuiti tra maggio e giugno.

"Il progetto – ha spiegato Cataldo Russo,ha una duplice valenza – la prima, fisica, apre lo spazio dell’edificio teatrale, invitando all’ingresso dagli ampi portoni frontali, aperti dal mattino alla sera per visitare gli interni del teatro (anche con tour guidati); la seconda è simbolica e concreta al tempo stesso, e rende viva e pulsante l’essenza del Giglio come luogo di riferimento artistico-culturale sempre aperto ed accogliente, ricco di proposte interessanti e stimolanti per la città e per i suoi visitatori. E’ un impegno faticoso e per questo ringrazio tutti i nostri dipendenti, a cominciare dall’addetta stampa Silvia Poli".

Fabrizio Vincenti