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Il verde invade le Mura Sugli spalti germoglia un’area protetta per la biodiversità

Il corridoio nascerà tra Porta San Iacopo e Porta Elisa e avrà un valore didattico con percorsi e visite guidate per scuole e cittadini. L’amministrazione sceglie come partner la Nemo di Firenze.

Il verde invade le Mura Sugli spalti germoglia un’area protetta per la biodiversità

Dopo un percorso avviato a dicembre scorso, prende ufficialmente il via la nuova gestione del verde pubblico per la tutela e la valorizzazione della biodiversità sulle Mura di Lucca. L’amministrazione comunale ha definito il progetto preliminare per mettere a punto un piano di gestione sostenibile del verde, partendo dal parco urbano più antico e amato di Lucca: Le Mura.

Il partner individuato dall’amministrazione Pardini è uno dei più qualificati soggetti italiani in tema di progettazione ambientale: Nemo (che sta per ‘Nature and Environment Management Operators‘), una srl di Firenze che si occuperà della gestione, supervisione e didattica delle nuove fasce della biodiversità costituite dalla striscia di terra e prato in prossimità del fossato degli spalti dall’intersezione con il condotto pubblico a Porta San Iacopo fino a Porta Elisa.

Il nuovo spazio sarà più ampio (da 80 cm per lato a 2 metri per lato), sarà esteso anche ai fossi più piccoli che attraversano le Mura nella zona. Saranno inoltre tutelate altre vaste porzioni umide collegate: quelle immediatamente adiacenti al Condotto pubblico e una vasta zona allagata lungo gli spalti del baluardo San Salvatore. Il progetto prevede la creazione di percorsi e la possibilità di scaricare notizie sulle varie entità presenti (piante, insetti, pesci e anfibi presenti) dallo smartphone.

“Cura del verde e biodiversità possono andare d’accordo lavorando a un sistema di gestione sostenibile per l’amministrazione - affermano gli assessori ai lavori pubblici e all’ambiente Nicola Buchignani e Cristina Consani – Le Mura sono un’architettura militare e un parco creato dall’uomo dove hanno trovato spazio tante specie diverse che vogliamo conservare senza perdere d’occhio il dovere di garantire a questo monumento vivente, manutenzione, conservazione, ordine e decoro. Questa nuova area di biodiversità fra Porta San Iacopo e Porta Elisa avrà un valore anche ambito didattico, per questo ci saranno percorsi e visite guidate per scuole e cittadini. Con questo progetto sperimentale vogliamo iniziare una collaborazione che ci consenta di allargare il metodo ad altre realtà notevoli del territorio e alla progettazione delle opere pubbliche future per incentivare tutela ambientale e divulgazione”.

In questi tre mesi sono stati effettuati gli sfalci necessari alla gestione ordinaria dei prati quasi esclusivamente negli spalti delle Mura, mentre i terrapieni interni dei baluardi e delle cortine e i parapetti sono stati preservati per dare la possibilità alle piante presenti di arrivare a fioritura: a febbraio hanno fiorito i crochi (Crocus biflorus) e bellevedove (Iris tuberosa), a marzo anemoni (Anemone coronaria) in questi giorni tante orchidee (fra cui Ophrys sphegodes, Serapias neglecta, Anacamptis morio), muscari, ma soprattutto grandi estensioni di ranuncoli gialli (Ranunculus velutinus) e asteracee (fra cui Crepis sancta) che hanno un impatto estetico molto gradevole.