Sui social non ci sono andati leggeri. Tra i commenti alla nomina di Fabio Barsanti a vicesindaco, anche esplicite nostalgie per piazzale Loreto, con figure stilizzate appese a testa in giù.
Barsanti, querelerà?
“In effetti purtroppo la sinistra e molti suoi seguaci spesso si spingono oltre, è successo anche in questi mesi. Ogni volta che si sconfina con vere e proprie violenze verbali che offendono la persona ma anche l’istituzione, io faccio valutare ai nostri legali. E se ci sono gli estremi anche in questo caso si procederà“.
Gli attacchi sono arrivati concentrici anche dai banchi in consiglio del centrosinistra, cosa ne pensa?
“Sono due anni e mezzo che l’opposizione mette in campo polemiche strumentali che spesso sfociano in vere e proprie offese. Francamente mi aspettavo una maggiore maturità nel rispettare il voto popolare invece, purtroppo, nulla di nuovo sotto il sole“.
Quella frase, con cui si dichiarò fascista terzo millennio, è stata ripescata dal libro dei ricordi.
“Certe polemiche hanno stancato la città, l’opposizione sarebbe costruttiva se si prendesse a cuore i problemi, le cose da fare. Invece battono sempre sugli stessi temi, non sanno uscire dal recinto“.
Ma oggi lei si definirebbe ancora così, fascista del terzo millennio?
“Sono un amministratore e vorrei essere giudicato nel merito di quello che faccio, per quello che faccio. Certe polemiche non mi toccano“.
E’ stato anche detto che la sua nomina a vicesindaco rende del tutto chiaro che a Lucca comanda la destra...
“E’ l’ennesima pagliacciata. Il sindaco Pardini è molto bravo nel governare e anche nel garantire un gioco di squadra che sta portando buoni frutti in ogni delega. Per questo lo ringrazio, per aver rispettato ciò che già si sapeva e che era negli accordi dall’inizio del mandato amministrativo. La notizia della mia nomina a vicesindaco di fatto oggi non c’è, era annunciata dall’inizio“.
Eppure i commenti non hanno fatto sconti...
“Buona parte della sinistra è questo: non rispetta il voto popolare e pensa che chi viene votato e prende il 9.5 per cento di preferenze non abbia diritto non dico di essere vicesindaco e assessore, ma nemmeno di sede in consiglio comunale. Una sinistra violenta che non rispetta le libertà altrui nè la democrazia nonostante ce l’abbia sempre in bocca. Di auguri come mi ha fatto quella penna famosa di un noto giornale satirico ne ho ricevuti tantissimi. Ma, come ho detto, per me conta il fare“.
Cosa cambierà con lei rispetto al mandato di Minniti da cui ha raccolto il testimone?
“Nello sport credo e ritengo di aver segnato un bel cambio di passo. C’è ancora un bel lavoro da portare a buon fine ma la direzione è data e credo che il cambio di passo in città si avverta. Anche in ambito protezione civile abbiamo cercato di dare il massimo avviando un importante percorso partecipativo e, presto, concretizzeremo anche la nuova sede. Adesso mi voglio dedicare alla valorizzazione storica e culturale delle frazioni del territorio, farlo da vicesindaco vorrà dire un’amministrazione più rappresentata e più presente“.
Ci sarà un altro passaggio del testimone nella carica di vicesindaco?
“Sì, anche questo era stato annunciato. Sarà ovviamente il sindaco a decidere quando e chi“.
Laura Sartini