Il giorno poi dell’anno mai? Incominciano a pensarlo in tanti quando si evoca il consiglio comunale straordinario sulla sicurezza che doveva essere convocato in tutta fretta entro i primi dieci giorni di settembre, stando almeno agli ‘impegni‘ presi dall’amministrazione questa estate.
Intorno alla metà di agosto, fu lo stesso sindaco Mario Pardini a annunciarne l’intenzione, dopo l’ennesimo atto di violenza consumato in centro storico, una intenzione comunicato immediatamente allo stesso presidente del consiglio comunale Enrico Torrini.
"La misura è colma – dichiarò in quella circostanza lo stesso Torrini – Lucca non è una città pericolosa, ma servono interventi ulteriori. Il sindaco mi ha chiesto di convocare un consiglio straordinario che conto si tenga entro i primi dieci giorni di settembre: intendo invitare tutti gli operatori che si occupano di ordine pubblico, dal questore al prefetto, dal comandante dei Carabinieri a quello dei Vigili, non dimenticando i rappresentati della giustizia".
Il dieci di settembre è passato da un mese, in quella data non si tenne un bel nulla, oltretutto nei paraggi c’era la Santa Croce, un classico da sempre, sotto qualunque bandiera, quando si vuole rinviare un provvedimento o una scadenza qualsiasi. "Affronteremo la questione dopo Santa Croce – confermò a inizio settembre Torrini – e c’è la necessità di coordinarsi con Prefettura e Questura, al centro del dibattito porremo il decoro e il rispetto del prossimo, e di conseguenza anche la sicurezza. Quando verrà indetto? Al momento non c’è ancora una data".
La Santa Croce è passata, le polemiche di bottega pure, i fuochi di artificio si sono spenti, ma del consiglio comunale straordinario non c’è ancora traccia. A Palazzo Orsetti, l’assessore competente, per il tramite dell’ufficio stampa, non commenta nemmeno gli ultimi episodi avvenuti in via di Poggio, mentre il presidente Torrini nella giornata di ieri era irrintracciabile: a quando il consiglio comunale straordinario? Già, a quando?
Fabrizio Vincenti