REDAZIONE LUCCA

"Impossibile conciliare figli, lavoro e politica. Costretta a dimettermi"

Consigliera di Lucca: "Non avrei voluto, scelta sofferta"

In un mondo in cui ormai lavorano sia madri che padri, e molto spesso anche i nonni, conciliare famiglia, lavoro e passioni resta molto complicato. A volte perfino impossibile. Lo sa bene Cecilia Lorenzoni, consigliera comunale di opposizione del Comune di Lucca, che ieri ha rassegnato - con non poco rammarico - le sue dimissioni. Dopo essere diventata mamma di due bambini (il primo lo aveva portato in aula nella prima seduta del 2022), essere presente ai consigli comunali e portare avanti l’impegno istituzionale era diventata un’impresa. La sua decisione in poche ore ha fatto il giro del web. Sono soprattutto le donne a raccontare storie così: secondo gli ultimi dati Istat, in Italia oltre il 45% delle donne decide di non avere figli. Tra le motivazioni principali proprio la difficoltà di conciliare famiglia e carriera. Se sei mamma, molto spesso devi scegliere se avere una o l’altra.

Che cosa l’ha spinta a prendere questa decisione?

"Con i miei impegni di mamma di due bambini piccoli, un compagno spesso fuori per il suo lavoro e il mio lavoro a Firenze, non riuscivo a partecipare alle sedute del Consiglio né ai lavori della Commissione. Con la fine del congedo parentale e il rientro al lavoro il tempo a disposizione si è esaurito".

Non dev’essere stato semplice...

"Decisamente no, ci ho riflettuto a lungo e il dispiacere è tanto. Ma in assenza di tempo ed energie non si può ricoprire degnamente il ruolo di amministratori".

Sempre più madri sono costrette a lasciare il lavoro per badare ai figli. Cosa ne pensa?

"I tempi sono cambiati e la società non si è ancora adeguata. E’ un mondo in cui molte coppie che decidono di avere o adottare figli lo fanno tardi e in cui tutti, anche le donne, lavorano, arrivando ad avere figli con un lavoro a tempo pieno che le impegna tutto il giorno. I nonni non possono più essere la risorsa su cui poggia l’organizzazione di una famiglia. Oggi si chiede di mettersi nei panni anche di chi ha poco tempo libero, e che non solo per questo si può supporre sia meno interessato degli altri a contribuire alle idee collettive. Non mi dimetto polemicamente, ma spero di dare spunti di riflessione".

Il suo è un addio alla politica? "Assolutamente no. Continuerò a supportare il gruppo di Lucca Futura. Lascio il posto a un’altra cittadina che sono certa farà tanto e bene. Dobbiamo solo attendere la sua decisione ufficiale".

Un futuro diverso, secondo lei, è possibile?

"Con la pandemia siamo riusciti a fare tanti cambiamenti, quindi sì, è possibile. È significativo che proprio pochi giorni fa a Lucca si sia tenuto il Consiglio comunale dei ragazzi: le istituzioni si aprono anche all’ascolto di idee nuove, impegnandosi a fare sempre meglio".

Giulia Prete