Stagnazione: ecco la parola chiave per giudicare la dinamica imprenditoriale nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa, al netto delle cancellazioni d’ufficio delle imprese non più attive, nell’anno appena concluso. Lucca e Massa-Carrara hanno infatti registrato una variazione minima (-0,1%), mentre Pisa ha mostrato una crescita leggermente più pronunciata (+0,5%). Questi risultati si allineano con la media regionale (+0,2%) ma restano al di sotto del dato nazionale (+0,6%) che evidenzia una crescita leggermente più marcata. Ecco quanto emerge dall’analisi effettuata dall’Istituto di Studi e Ricerche (ISR) e dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest.
"In un contesto di crescita moderata – afferma Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – è essenziale rafforzare il sostegno alle imprese per aiutarle ad affrontare le trasformazioni in corso. Per questo, la giunta camerale ha recentemente approvato un pacchetto di interventi da tre milioni di euro, destinato a contributi diretti alle aziende, cui si aggiungono numerosi eventi di promozione e percorsi di formazione mirati a favorire innovazione e competitività, con un focus su digitalizzazione e green economy. Con queste azioni vogliamo sostenere settori chiave come il turismo, la nautica e i servizi alle imprese, senza trascurare le difficoltà del commercio al dettaglio e del comparto moda, che richiedono nuove strategie di rilancio".
Per quanto riguarda la provincia di Lucca nel 2024, il tessuto imprenditoriale ha, come accennato, registrato un leggero arretramento, con una perdita di 28 unità (-0,1%). La dinamica delle forme giuridiche conferma il consolidamento delle società di capitale (+2,7%), trainato dall’espansione delle SRL semplificate, mentre prosegue il ridimensionamento delle società di persone (-2,3%) e delle imprese individuali (-0,9%), a conferma di una crescente preferenza per strutture più robuste e flessibili. A livello settoriale, il manifatturiero ha subito una leggera contrazione (-0,2%), con cali evidenti nel calzaturiero (-16 unità) e nella fabbricazione di macchinari (-7 unità).
Tuttavia, è da segnalare il buon momento della cantieristica nautica (+50 imprese) ma anche della produzione di mobili (+7) e nei prodotti in metallo, comparti che sembrano trainati dalla positiva congiuntura del settore nautico. Le costruzioni si mantengono su un trend positivo, grazie all’aumento delle imprese specializzate nelle installazioni (+0,6%), sostenute ancora dagli effetti residui dei generosi bonus edilizi scaduti a fine 2024. Nei servizi, la crisi del commercio al dettaglio si fa sempre più evidente (-132 unità, -2,6%), riflettendo la trasformazione delle abitudini di consumo e la crescente pressione della digitalizzazione.
Il turismo mostra una sostanziale tenuta, con variazioni minime nelle attività di alloggio (-2 unità), ristorazione (-2) e bar (-7). L’agricoltura continua il suo percorso di contrazione, con una perdita di 37 imprese (-1,6%). A livello territoriale, la Versilia si conferma l’area più dinamica (+42 imprese, +0,2%), mentre si registrano flessioni nella Piana di Lucca (-25 imprese, -0,1%), nella Media Valle (-20, -0,8%) e in Garfagnana (-25, -1,1%).