Chiesa di San Francesco gremita per l’inaugurazione dell’anno accademico 20222023 di Imt Alti studi di Lucca. Presenti all’appuntamento le autorità civili e militari, congiuntamente ai rappresentanti delle università toscane, della Scuola superiore Sant’Anna e della Normale di Pisa. Il taglio del nastro per il nuovo anno accademico è transitato dalle parole del rettore Rocco De Nicola. I saluti, come di prassi, sono arrivati dal presidente della Fondazione Crl Marcello Bertocchini, dal presidente della Provincia Luca Menesini e dal sindaco di Lucca Mario Pardini. Alla cerimonia è intervenuta anche l’assessora regionale all’istruzione e all’università, Alessandra Nardini, che ha portato il saluto del presidente Eugenio Giani, impossibilitato a essere presente.
Nella prolusione di De Nicola, è emersa la soddisfazione per una Scuola Imt in continua crescita e con un futuro ricco di impegni: dall’implementazione dei corsi di dottorato alla necessità di reperire nuovi spazi sia per l’alloggio degli studenti (per palazzo Boccella il contratto è stato perfezionato), che per aumentare gli spazi propri della Scuola con l’intento di veder crescere anche il corpo docente accademico.
"Nei mesi scorsi – afferma il rettore – abbiamo sviluppato una frenetica attività di riorganizzazione dei nostri dottorati e di creazione di nuovi programmi, anche in risposta a stimoli e opportunità ministeriali derivanti dai finanziamenti del Pnrr".
De Nicola, inoltre, ha descritto "il meccanismo virtuoso di cofinanziamento delle borse che ci consente, da un lato di crescere, offrendo più borse ai tanti eccellenti idonei che ogni anno non accedono, e dall’altro di trasferire know-how nel tessuto economico e sociale creando ulteriore valore aggiunto".
La specificità di Imt e il ruolo di entità cresciuta a Lucca e in fase di espansione, è un concetto sottolineato dagli intervenuti: da Bertocchini e Pardini, da Nardini a Menesini, tutti hanno evidenziato l’importanza di interagire – facendo rete – con la prestigiosa realtà post universitaria. Non a caso Rocco De Nicola ha sempre ribadito che la presenza della Scuola all’interno delle Mura urbane, risulta essere la peculiarità propria del campus.
"Oltre i dottorati – prosegue il rettore – la scuola è coinvolta in diversi dottorati nazionali e in quello sulla cybersecurity che, a dimostrazione del ruolo centrale assunto da Imt nel settore della sicurezza informatica, è coordinato e amministrato qui a Lucca". Di patrimonio prezioso da coltivare, inoltre, ha parlato ancora De Nicola, riferendosi al rapporto tra Imt e città, suggerendo come sia importante "coltivarlo e valorizzarlo". Il rettore ha valorizzato poi l’importanza di fare rete con altre istituzioni universitarie, sia italiane che estere, "potenziando i rapporti con le altre Scuole a orientamento speciale quali la Normale, il Sant’Anna, la Sissa di Trieste, lo Iuss di Pavia il Gissi de L’Aquila".
Alla cerimonia ha portato un contributo importante Massimo Osanna, ordinario di archeologia alla Federico II di Napoli e direttore generale dei musei presso il ministero della cultura, grazie alla sua Lectio Magistralis sul sistema museale nazionale tra digitalizzazione, accessibilità e sostenibilità. Dalle parole del dirigente, è emerso l’enorme sforzo che vedrà ingenti risorse a vantaggio di opere in grado di rendere maggiormente accessibili i musei.
Maurizio Guccione