PAOLO PACINI
Cronaca

Muore soffocato, operaio travolto dal terreno che cede nello scavo stradale

Aveva 51 anni. Il fatale incidente ieri mattina in un cantiere privato. Inutile il disperato tentativo di un collega di soccorrerlo

Incidente mortale sul lavoro, nella foto piccola la vittima Luca Giannecchini

Incidente mortale sul lavoro, nella foto piccola la vittima Luca Giannecchini

Lucca, 22 marzo 2024 – E’ morto in pochi drammatici e fatali secondi, soffocato dal terreno e da una fetta di asfalto che gli sono franati addosso alle spalle mentre lavorava chino su una tubatura fognaria in quello scavo stradale. Forse è anche rimasto ferito ed è svenuto nel crollo, non riuscendo così a liberarsi in tempo e a salvarsi. L’ennesima e assurda tragedia sul lavoro si porta via Luca Giannecchini, 51 anni residente alla Cappella, operaio della ditta “Edil Pizzi“ di Pescaglia. Lascia sotto choc la moglie Lucia Sarconio, operatrice al centralino di Sistema Ambiente, e due figli: un bimbo di 5 e una bimba di 2 anni.

Il tragico infortunio sul lavoro è accaduto ieri mattina alle 8,30 in via dei Dorini 222 a Sant’Alessio. A dare l’allarme è stato un collega che era a fianco a lui e ha cercato invano di salvarlo. Quando i soccorritori del 118 sono intervenuti sul posto per Luca Giannecchini purtroppo non c’era più niente da fare. Sul posto sono intervenuti la Polizia e gli operatori della Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro (PISLL), mentre il sostituto procuratore Lucia Rugani ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati.

Secondo una prima sommaria ricostruzione, l’operaio era addetto alla sistemazione delle tubature di allacciamento di un’abitazione alla rete fognaria in un cantiere privato in via dei Dorini, di fronte ad alcune case. Uno scavo che corre a margine della strada asfaltata, largo un metro e mezzo e profondo circa un metro e ottanta. Luca Giannecchini era intento a lavorare alle tubazioni, forse inginocchiato e chino con la faccia rivolta verso terra. All’improvviso gli è franata addosso, alle spalle, una grossa “fetta“ di terreno e di asfalto che l’ha praticamente imprigionato e soffocato.

Un altro operaio che era con lui in piedi nello scavo è rimasto bloccato nello stesso terreno soltanto fino alla cintura e ha disperatamente cercato di soccorrere il collega, tentando di liberarlo dalla terra che gli impediva di respirare. Purtroppo è stato tutto inutile. Quando è riuscito a tirargli su il tronco e la testa, infatti, Luca Giannecchini era ormai privo di vita.

I colleghi sconvolti hanno comunque dato l’allarme alla centrale operativa del 118 che ha inviato sul posto l’ambulanza e l’automedica, facendo levare in volo anche l’elisoccorso Pegaso il cui intervento non è stato, purtroppo, necessario. Attirati dalle grida, sono subito accorsi in strada anche alcuni vicini di casa, che hanno assistito agli interventi dell’ambulanza e a quelli dei vigili del fuoco per rimuovere i detriti dallo scavo.

Sotto choc i colleghi della vittima, sconvolti a ammutoliti di fronte a questa tragedia assurda. Sul posto è giunto in mattinata anche il sindaco Mario Pardini, accompagnato dagli assessori Cristina Consani e Nicola Buchignani, che hanno voluto informarsi direttamente dell’accaduto e portare la loro solidarietà.

Il magistrato Lucia Rugani, che ha effettuato in mattinata un sopralluogo a Sant’Alessio, ha affidato accertamenti alla Polizia di Stato e agli operatori del servizio Pisll dell’Asl, disponendo il sequestro del cantiere stradale e dei mezzi della ditta vicini al luogo della tragedia, due ruspe. Intanto il medico legale Ilaria Marradi è stata incaricata dell’autopsia che verrà efettuata domani. Un primo esame esterno sulla salma è stato già eseguito nella serata di ieri all’obitorio del Campo di Marte. Si cerca di ricostruire il più possibile nei dettagli l’accaduto per stabilire anche eventuali responsabilità in questa tragedia, tanto sconcertante quanto apparentemente semplice da ricostruire.

E si cerca anche di dare risposte alla moglie e ai due figli di Luca Giannecchini che purtroppo non lo vedranno più tornare a casa.