Incidente sulle Dolomiti. L’appello di Poli “Insegniamo cosa fare durante le gare in bici“

Dopo il pauroso schianto dell’auto contromano che ha travolto i ciclisti

Incidente sulle Dolomiti. L’appello di Poli “Insegniamo cosa fare durante le gare in bici“

Incidente sulle Dolomiti. L’appello di Poli “Insegniamo cosa fare durante le gare in bici“

Il drammatico incidente di domenica scorsa avvenuto a Rivamonte Agordino, in provincia di Belluno, durante la 29ª edizione della Sportful Dolomiti Race, nel quale sono rimasti coinvolti tre ciclisti che improvvisamente sono stati travolti da un’automobilista che si è rifiutata di fermarsi all’alt della direzione corsa, ha acceso nuovamente i riflettori sul tema della sicurezza stradale e su come sia importante e buona norma conoscere le regole da seguire quando ci si imbatte in una gara ciclistica. Stefano Cecchini, ciclista lucchese 46enne, se l’è vista brutta: è ancora in ospedale e oggi sarà operato.

"Bisognerebbe intanto andare a vedere l’articolo 9 del codice della strada con le norme che riguardano la gara e gli obblighi della circolazione – spiega Pier Luigi Poli, storico titolare di “Biciclette Poli“ -. A grandi linee è così che funziona: quando un automobilista incontra una gara ciclistica il regolamento prevede che passi prima una macchina con scritto “inizio gara a questo punto l’autoveicolo è obbligata a fermarsi sulla propria destra. Questa macchina di gara è di solito accompagnata anche da una scorta tecnica di motociclette che fanno a loro volta segno di fermarsi ai veicoli. Un’altra cosa è invece quando si incontra in un incrocio stradale un volontario con la bandierina, in questo caso bisogna fermarsi e aspettare che ci venga dato il segnale per poter proseguire".

Semplici regole di base che se rispettate e conosciute possono evitare che si ripetano incidenti come quello accaduto domenica scorsa in Veneto e che ha coinvolto anche un giovane ciclista lucchese. "Purtroppo – prosegue Pier Luigi Poli - non sempre è facile, quando si ferma una persona spiegare il nostro ruolo e che siamo autorizzati a fermare la circolazione. Il problema è che nelle scuole guida non viene insegnata questa norma: quando si vede il segnale di inizio gara è necessario fermarsi e aspettare il passaggio dell’ultima auto che a sua volta riporta il segnale di fine gara, dando così modo di far passare l’intera corsa". E si è mossa anche la Federazione Ciclistica Italiana a livello nazionale affinché nelle scuole guida italiane vengano insegnate queste semplici regole di sicurezza stradale.

Andrea Falaschi