“Incoerenza di Cgil e Uil sui contratti, il Governo ci dà 168 euro in più“

La Cisl Fp critica Cgil e Uil per attacchi al Governo sulle risorse per i contratti nazionali, sottolineando incrementi significativi negli ultimi anni.

“Incoerenza di Cgil e Uil sui contratti, il Governo ci dà 168 euro in più“

I referenti sindacali di Cisl Funzione Pubblica Enzo Mastorci, Stefano Leporale e Maria Grazia Simoni (sanità)

LUCCA

Il Segretario della Cisl Fp Toscana Nord Enzo Mastorci, Stefano Leporale componente di Segreteria e Maria Grazia Simoni, dirigente sindacale che si occupa del comparto sanità dell’ambito di Lucca e Valle del Serchio, anche sulla base della relazione che il Segretario nazionale Maurizio Petriccioli ha condiviso con i partecipanti al Consiglio Generale che si è tenuto a Lucca il 30 luglio, avanzano alcune critiche ai recenti interventi pubblici in cui Cgil e Uil hanno attaccato le nuove misure del Governo. “Per quanto riguarda ad esempio le risorse stanziate dai vari Governi in carica per i rinnovi contrattuali degli ultimi anni, Maurizio Petriccioli ci ha ricordato che per la tornata contrattuale 2016-2018 sono state stanziate risorse che hanno garantito un incremento economico del 3.48%, corrispondente ad un aumento medio mensile di 85 euro; per la tornata contrattuale 2019-2021 le risorse stanziate hanno garantito un incremento del 4.07% corrispondente ad un aumento medio mensile di 108.95 euro e, per il contratto attualmente in discussione relativo al triennio 2022-2024, è stato garantito un incremento economico del 5.8% corrispondente ad un aumento medio mensile di 168,00 euro.

“Ritenere insufficienti le risorse impegnate dall’attuale Governo per i rinnovi dei contratti nazionali 2022-2024, è veramente ridicolo – così Mastorci, Leporane e Simoni – se consideriamo che le precedenti destinazioni economiche per la medesima finalità, sono state molto al di sotto delle attuali previsioni e comunque accettate dalla Cgil senza batter ciglio”.“Ci permettiamo di dire –proseguono dalla Cisl Fp – che la Cgil fa un omaggio all’incoerenza se pensiamo che nel 2018 ha ritenuto sufficienti gli incrementi contrattuali di 85 euro medi annui che sono arrivati dopo 8 anni di blocco contrattuale”.