Ingegnera di giorno, comica di notte: "I millennials e le loro ossessioni"

Lo show esilarante “Pressione bassa“ di Giorgia Fumo apre domani sera il festival “Si fa per ridere“

Ingegnera di giorno, comica di notte: "I millennials e le loro ossessioni"

Ingegnera di giorno, comica di notte: "I millennials e le loro ossessioni"

di Massimo Stefanini

La vita reale che fornisce copiosi spunti di comicità perché davvero, come si suol dire, talvolta supera la fantasia, la voglia di innovare anche su temi consolidati, il lavoro di ingegnere, l’amore per la Toscana e i suoi abitanti con cui è nato un feeling immediato. È una Giorgia Fumo a 360 gradi quella che domani alle 21.30 si esibirà in Piazza Ricasoli ad Altopascio, nella Piana lucchese.

“Pressione bassa“ è la versione estiva di “Vita Bassa“, l’approccio è ironico ma questi millennials spesso descritti come poveri di idee hanno delle giustificazioni?

"Intanto sono giovani di quasi 40 anni che diventano adulti in un’epoca particolare, con altri adulti di 60, io sottolineo, dopo averle osservate, certe “ossessioni“, come arredare la casa, i viaggi che sono per forza esperienze, piccole cose per riempire vuoti grandi".

Cosa apprezza della Toscana? "Chi non ci vive non ha la consapevolezza di quanto è fortunato, a distanza di pochi chilometri avete tutto: mare, montagna, città d’arte e di cultura. Adoro i toscani, il primo lavoro l’ho svolto al cantiere navale di Livorno. Poi gli anziani sparano concetti anche crudi con una semplicità incredibile, impossibili da ripetere in altre zone d’Italia. Hanno una specie di immunità".

Come ha conciliato la carriera di ingegnere con quella della comicità?

"Semplice, dormendo pochissimo - ride, ndr - il doppio lavoro non è semplice ma a me piaceva portare avanti entrambe le anime della mia vita. Le riunioni in ufficio, le trasferte, i viaggi in treno, sono diventati tutti spunti per i miei testi, ho addirittura troppo materiale. Preferisco la vita quotidiana come fonte da cui sgorgano i miei spettacoli".

A Comedy Central chiedono all’artista quale sia stata la sua gaffe clamorosa, la sua quale è stata?

"Ce ne sarebbero diverse, dovendo scegliere quella in cui parto, nel monologo, con le ragazze appena lasciate dal fidanzato. In prima fila c’era una adolescente che cominciò a piangere a dirotto e più cercavo di rincuorarla, più singhiozzava. Poverina, era venuta allo spettacolo esattamente per distrarsi, aveva interrotto la sua relazione tipo il giorno prima. Ovviamente non lo sapevo, ma ci sono rimasta di stucco".

Alcuni suoi colleghi standupper utilizzano un linguaggio esplicito anche di natura sessuale, la sua idea in merito?

"Da sempre certe parole sono usate per accattivarsi l’attenzione del pubblico, preferisco altro, un binario diverso, dove si può arrivare all’ammiccamento e proprio perché sono battute ormai inflazionate, voglio poter aggiungere un tocco di innovazione, esplorando magari le manie che ci caratterizzano, lo trovo più nuovo".