FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

Inizia il dopo Minniti. Tre consiglieri in lizza per il posto in giunta. Si apre il toto-nomina

Il sindaco chiede alla Lega un nome secco e non una rosa di candidati. La scelta avverrà nei primi giorni della prossima settimana, poi la nomina.

Il sindaco Mario Pardino con l’assessore Giovanni Minniti

Il sindaco Mario Pardino con l’assessore Giovanni Minniti

Chi sarà il successore dell’assessore Giovanni Minniti? Ormai a Palazzo Santini ci si interroga sul nome di chi prenderà il posto dell’ormai ex-assessore al sociale e alla sicurezza il cui destino pare segnato in modo irrevocabile.

Lo stesso sindaco Mario Pardini, dopo un primo iniziale tentativo di salvare capra e cavoli, ovvero l’assessore e il dirigente, che hanno fornito ricostruzioni divergenti sull’iter seguito dalla delibera che ha dato il via libera per ospitare sino a 24 persone in stato di disagio abitativo in una piccola struttura di Antraccoli al costo di 230mila euro da corrispondere alla Misericordia di Lucca.

La stessa struttura, peraltro, al centro delle polemiche nell’autunno scorso per il ventilato progetto per ospitare 40 immigrati richiedenti asilo.

Pardini ha preso atto di come non ci fossero più le condizioni per una conciliazione, che prendesse magari le forme di qualche ritocco sintattico alla determina, prendendo le difese, in più sedi, dello stesso dirigente, Lino Paoli, che aveva materialmente redatto la stessa. Paoli avrebbe confermato che l’assessore Minniti, che invece dichiarava non essere a conoscenza dell’ultima versione del documento, era stato informato.

Un cortocircuito totale che è costato la sfiducia sia del segretario provinciale della Lega Riccardo Cavirani, sia dell’intero gruppo consiliare leghista (tre eletti) che hanno chiesto la rimozione di Minniti dal ruolo o, almeno, che all’interno della giunta non venisse ritenuto l’assessore di riferimento del partito. Un doppio colpo in pieno volto nel giro di poche ore.

Davvero troppo, anche per il sindaco, sempre molto attento agli equilibri interni e più volte, anche nei mesi scorsi, espressosi contro i cambi nella squadra di governo, al netto di situazioni esterne.

Situazioni esterne (in realtà anche interne trattandosi di un caso politico amministrativo) che, nel frattempo, sono arrivate con grande fragore anche mediatico, viste le dure prese di posizione della Lega e le critiche mosse dall’opposizione.

E adesso? Salvo improbabili retromarce (non si saprebbe perché e da chi dovrebbero arrivare), si guarda al sostituto che dovrebbe arrivare già in settimana prossima. Pardini avrebbe chiesto alla Lega di indicare un nome secco e non una serie di opzioni, forse per evitare di rimanere con il cerino in mano della scelta, in un momento in cui in casa Lega la tensione è ovviamente alta. Sarà da capire se il partito indicherà un solo nome o percorrerà la strada di un lotto di candidati.

Sulla carta, i primi tre in lizza potrebbero essere proprio i tre consiglieri comunali in carica: Antonino Azzarà, Armando Pasquinelli e il capogruppo Massimo Fagnani. Fuori dal consiglio, da monitorare la posizione del segretario comunale Salvadore Bartolomei e anche, con minori chance, quella di un possibile nome esterno alla Lega ma ad essa vicino.

Fabrizio Vincenti