Bagni di Lucca, 5 giugno 2024 – Bagni di Lucca e la Toscana impazziscono di gioia per Jasmine Paolini. La tennista toscana, fino a ieri testa di serie numero 13 del ranking mondiale, ha sconfitto ai quarti di finale del Roland Garros la kazaka Elena Rybakina, numero 4 del mondo, per 6-2 4-6 6-4.
Una gara condotta all’attacco nella quale, alla fine, è emersa tutta la classe della tennista nata a Castelnuovo Garfagnana, ma originaria di Bagni di Lucca. Ora affronterà in semifinale la vincente della sfida tra Aryna Sabalenka e la russa Mirra Andreeva. Il match si disputerà nella giornata di domani. Nell’altra sfida si affrontano la numero 1 del mondo, Iga Swiatek, e Coco Gauff.
Chi è Jasmine Paolini
Dalle prime esibizioni con la racchetta alla semifinale del Roland Garros, Jasmine Paolini, classe 1996, padre toscano e madre polacca, si sta confermando come una delle tenniste più in forma del ranking mondiale. Babbo Ugo, commerciante, impazzisce per lei. E’ stato lui, insieme allo zio Adriano, ad avviarla al tennis, al circolo Mirafiume. Ora Paolini è tesserata al Tc Italia di Forte dei Marmi e quest’anno ha conquistato già un successo al Master 1000 WTA di Dubai, oltre al titolo del doppio agli internazionali d’Italia con Sara Errani.
“Ha fatto tutto lei, noi l’abbiamo soltanto spronata e aiutata come fanno tutti i genitori. Ma se non ci metti dentro qualcosa di tuo, la grinta, la voglia di arrivare, diventa difficile, perché è uno sport durissimo. Lei lo ha fatto. Sempre con il sorriso. Come la risata sul match point. E’ sempre così", raccontava il padre stesso in un’intervista a La Nazione di qualche settimana fa.
Salto nel ranking mondiale Wta
Grazie a questa vittoria che la proietta in semifinale, Jasmine Paolini si prepara ad entrare nelle top 10 tenniste del mondo. Per l’atleta di Bagni di Lucca è un risultato eccezionale, visto che prima di lei c’erano riuscite soltanto altre quattro italiane: Flavia Pennetta, Francesca Schiavone, Roberta Vinci e Sara Errani. Facile immaginare la festa della sua città al ritorno in patria, anche se prima c’è un sogno da conquistare: entrare in finale al Roland Garros.