REDAZIONE LUCCA

L'ospedale di Barga è il primo a richiudere la "bolla Covid"

Ricoveri per coronavirus stabili, più posti al Campo di Marte: Barga torna no-Covid

Il personale di Riabilitazione a Barga

Barga (Lucca), 21 gennaio 2021 – A partire da venerdì 22 gennaio l’ospedale di Barga tornerà ad essere no Covid. Con la dimissione dell’ultimo degente, verrà infatti chiusa la “bolla Covid” che era stata realizzata a partire dal mese di novembre al “San Francesco”. La decisione è stata assunta dal direttore dei presidi ospedalieri di Lucca e Valle del Serchio Michela Maielli, in accordo con la Direzione aziendale, considerati l'incremento della richiesta di posti letto per pazienti no Covid e l'attuale sostanziale stabilità dei ricoveri dei pazienti affetti da Coronavirus e vista anche la disponibilità della nuova area dedicata attivata nella Cittadella della Salute “Campo di Marte” a Lucca.

Il personale di Riabilitazione a Barga
Il personale di Riabilitazione a Barga

A partire da domenica 24 gennaio, subito dopo le operazioni di sanificazione già predisposte, saranno quindi nuovamente operativi a Barga 70 posti letto no Covid: 30 letti (20 codice 56 e 10 ex articolo 26) di Riabilitazione al terzo piano e 40 letti di Medicina al 2° piano. I primi pazienti positivi al virus erano stati accolti nelle due nuove aree Covid attivate al San Francesco (una per le cure intermedie e una per i letti di degenza ordinaria) il 24 novembre.

Dopo due mesi, nel corso dei quali sono stati garantiti la piena sicurezza dei percorsi e un corretto impiego del personale, l’ospedale di Barga torna quindi ad accogliere soltanto pazienti negativi.

“Come avevamo spiegato in precedenza – evidenzia la direttrice generale Maria Letizia Casani – si è trattato di un provvedimento temporaneo, che ci ha permesso di superare un momento delicato, grazie appunto al coinvolgimento di tutta la rete degli ospedali, compresi quelli di prossimità. Ringrazio il personale, sia quello della Medicina che quello della Riabilitazione, per aver risposto con la consueta professionalità e disponibilità ad un delicato cambiamento organizzativo e per aver gestito in maniera adeguata, in questi due mesi, anche i pazienti Covid”.