REDAZIONE LUCCA

La campagna della Lega per Geal ”Così salveremo la nostra acqua”

La capogruppo in Regione illustra la proposta di legge per provare a salvare la municipalizzata dalla fusione

"Vogliamo l’acqua al centro delle politiche regionali e vogliamo salvaguardare lo storico rapporto tra i lucchesi e l’acqua: lo faremo sino alla fine, senza sconti". E’ forte e chiaro il messaggio che arriva dalla conferenza stampa indetta dalla Lega di Lucca e con la quale è stata presentata la proposta di legge regionale per la modifica della normativa che regola il servizio idrico integrato che, così com’è, farà sparire Geal, una delle aziende del Comune di Lucca, entro il 2025. Per la Lega, la soluzione c’è, e si chiamano sub ambiti ottimali che se la proposta divenisse legge (l’esame in commissione inizierà a breve) farebbe passare gli stessi da sei a dieci, uno per provincia, salvando Geal da morte sicura e i lucchesi dalla perdita di una delle risorse storicamente legate al territorio.

Sulla battaglia, la Lega, lo hanno spiegato i presenti, praticamente tutto lo stato maggiore locale e regionale, non ha nessuna intenzione di arretrare. E, come noto, sull’argomento, oltre alle mire del Pd, probabilmente orientato verso la soluzione di far confluire Geal in Acque, ci sono le sirene che attirano anche Fratelli d’Italia (o una parte di essi) verso la creazione di una grande multiutility regionale, dove ovviamente Lucca non potrebbe che avere un peso ridotto.

"La Lega farà di tutto per Geal – ha spiegato il commissario comunale Salvadore Bartolomei – e la nostra proposta va in questa direzione". In sala, oltre agli esponenti leghisti, il presidente di Geal Paolo Buchignani, quello di Lucca Holding Marco Porciani, e anche, a sorpresa, l’assessore di Difendere Lucca Fabio Barsanti. Evidentemente sul tema la Lega potrebbe trovare convergenze in sede locale, un elemento di cui ha certamente preso atto il sindaco Pardini, presente anch’esso, ma che non ha preso la parola – "sono qui per ascoltare", ha detto – e che rischia di finire tra due fuochi (tanto per cambiare). Forse proprio per questo per il momento evita esposizioni, che potrebbero però rendersi indispensabili se la Lega, come dichiarato, presenterà ordini del giorno in tutti i comuni della Regione a sostegno della proposta di legge: che faranno Fratelli d’Italia e le altre liste che sostengono Pardini?

"L’acqua non può stare in una multiutility – ha tuonato la capogruppo in Regione Elena Meini – non siamo contrari per l’energia e per i rifiuti, ma per l’acqua no: non può essere privatizzata, è e rimane un bene pubblico. Sul tema anche il 5 Stelle ha manifestato interesse alla nostra proposta e così anche molti comitati, politicamente non vicini. Se non passasse la legge, ma voglio vedere cosa faranno i consiglieri Pd dei nostri territori, la faremo passare nel 2025 quando vinceremo le elezioni". "La nostra – ha aggiunto il primo firmatario il consigliere regionale Massimiliano Baldini – è una battaglia di popolo contro la burocrazia universale che cerca di amministrare i beni comuni. Il rischio di perdere un gioiello italiano come Geal è serio e non ci opporremo sino alla fine".

Fabrizio Vincenti