"Continua la chiusura delle imprese non solo commerciali, ma anche artigianali come il Forno Marchi in via della Zecca e ci spiace che questa parte della città rimanga priva di un’altra attività artigianale anche perché il Panificio Marchi perderà quella clientela che si era conquistata negli anni grazie all’impegno di una intera famiglia".
Lo sottolinea amaramente in una nota Confartigianato che dichiara di non voler entrare in merito alla questione che riguarda unicamente una trattativa tra il locatore ed il locatario, ma, al pari di Italia Nostra, fa presente all’amministrazione comunale che la possibilità data ai proprietari dal nuovo Piano Operativo di trasformare in residenziale anche i locali a piano terra che hanno determinate caratteristiche può diventare un pericolo anche per altre attività produttive.
"Prima che il provvedimento possa portare ad altre chiusure – prosegue la nota – invitiamo l’amministrazione a rivedere questa posizione e tornare sui suoi passi come già hanno fatto anche altre città. Del resto quando chiude un’attività artigianale in una parte della città pressoché priva di negozi, come quello di Via della Zecca, scompare anche quella funzione sociale e di presidio del territorio che svolge e poi, consentiteci di dirlo, veramente la città si impoverisce di persone come la signora Valeria, la moglie del signor Marchi che con la sua affabilità, il suo garbo e modo di fare, (ogni volta che vai al forno non manca mai di dare a tutti un piccolo omaggio, un biscotto, un pezzo di focaccia...), ha fatto di questa attività un punto di ritrovo dove le persone vengono volentieri a prendere il pane".