
Villa San Michele a Vicopelago
Lucca cresce più delle altre provincie toscane e si posiziona al ventesimo posto nella vendita degli immobili di lusso in Italia. Lo sancisce il diciannovesimo rapporto, il “The Wealth Report 2025”, redatto da una tra le più grandi agenzie immobiliari, la Knight Frank con sede a Londra, 600 uffici sparsi in 50 territori i tutto il mondo, e che tratta transazioni per cifre da capogiro.
A Lucca a rappresentare la blasonata agenzia è l’affiliata Serimm il cui socio di maggioranza è Alessandro Deghé. Un ufficio composto da 4 impiegati oltre la socia di minoranza e un business di transazioni relative al 2024 (con un 2025 già favorevole) che si aggira sugli 83 milioni di euro. Gli immobili di lusso in Lucchesia fanno luccicare gli occhi a chi – sia in centro storico che nelle campagne circostanti – cerca residenze di prestigio e tutte già ristrutturate.
"Il mercato è più che positivo – spiega Deghé – e si suddivide nel 60% tra chi cerca residenze in campagna e il restante 40% nel centro storico; parliamo di immobili di alto prestigio che non hanno bisogno di interventi; Lucca è la provincia che è cresciuta maggiormente, la prima in Toscana, la seconda a livello italiano, inoltre la provincia risulta essere al 4° posto nel panorama europeo".
Ed è proprio secondo il Prime International Residential Index (Piri 100) di Knight Frank, che si evidenzia come siano in aumento – in termini percentuali – i prezzi degli immobili residenziali di lusso, con Portofino al 16° posto (su 100) al +7,1% e Lucca che la tallona al 20° posto con il + 6,2% mentre Firenze è al 30° posto.
Prosegue Alessandro Deghé: "Oltre alle residenze di lusso, trattiamo anche gli alberghi; recentemente, proprio a Lucca sono stati venduti Villa San Michele a Vicopelago e Villa Marta nei pressi di Coselli ma il nostro core business è naturalmente quello degli immobili residenziali: non trattiamo nessun altro tipo di immobile che non sia di lusso, né tanto meno i fondi commerciali". Tutti stranieri gli acquirenti: "Sono dieci le nazionalità da dove provengono – prosegue Deghé – e si tratta di nord europei, francesi, americani e poi Singapore, India e Hong Kong; c’è da dire che spesso anche investitori nei cui paesi sono state abolite le tassazioni – quali Inghilterra e Portogallo, per esempio, oppure paesi come la Francia e la Germania dove invece è aumentata la tassazione dei grandi capitali – portano questi clienti a investire in Italia, nel nostro caso a Lucca, dove anche quest’anno il governo ha confermato la flat tax".
La provincia, in primis il centro storico cittadino, dunque, rendono appetibile anche questa fetta di mercato immobiliare; sicuramente un ambito per pochi, siano essi privati o società, ma che scelgono la Lucchesia quale location di prestigio. Conclude Deghé: "Dopo la performance molto buona del 2024, siamo ottimisti perché già nel 2025 vediamo le luci che ci aspettiamo; l’unico limite, semmai, è dato dal fatto che non ci sono immobili di questo tipo in vendita, quindi, il mercato si fa strada in considerazione del numero esiguo".