CRISTIANO CONSORTI
Cronaca

La cultura è sempre passata dal “Di Simo“

Il Caffè Di Simo riapre, un luogo carico di storia e cultura che ha ospitato eventi importanti. Non sarà possibile consumare, ma la sua riapertura è un segno di speranza per la comunità locale.

Farà strano, questo è da giurarci. Farà molto strano entrare al Caffè Di Simo il giorno della riapertura, sabato 6 aprile – o comunque per qualsiasi altro appuntamento in programma nei prossimi mesi – . Perché il Di Simo, quando era aperto, non era soltanto il luogo in cui consumare il rituale italiano del caffè, ma anche quello che spesso ospitava conferenze stampa e incontri. Insomma, se pur l’elegante arredamento ha sempre consentito quasi di tornare indietro nel tempo, il Di Simo è sempre stato in realtà un luogo sempre al passo con i tempi e attualissimo, luogo di cultura e iniziative. Ed anche set televisivo in occasione ad esempio di “Delitti privati“ del 1993 con Edwige Fenech. Il fatto che non sarà possibile effettuare consumazioni poiché a riaprire sarà solo la struttura al piano terra e senza il bar, non dovrà però distogliere l’attenzione da un grande risultato: poter transitare davanti al Di Simo e vederlo riaperto e frequentabile per alcuni giorni la settimana. Perché il Di Simo è un piccolo portagioie, proprio come quelli utilizzati per riporre anelli e preziosi. Da qui sono passati compositori, letterati, persone di cultura che si evocano ancora oltrepassata la sua soglia. E sono anche questi luoghi che contraddistinguono le nostre realtà locali rispetto a chi ormai si è globalizzato.