REDAZIONE LUCCA

La Folgore in classe. Alunni contro i Cobas: "La difesa è un dovere"

Rappresentanza studentesca replica alle critiche dei sindacati

Un militare della Folgore impegnato in un’operazione di controllo del territorio

Un militare della Folgore impegnato in un’operazione di controllo del territorio

LUCCABotta e risposta fra i Cobas e gli studenti per la scuola ITET Benedetti di Porcari. Dopo le critiche dei Cobas per l’incontro nella scuola con i parà della Folgore, la Rappresentanza Studentesca della scuola si è sentita in dovere di replicare. "“La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”. L’articolo 52 della nostra Costituzione è chiaro: ogni cittadino italiano è chiamato, in qualsiasi modo, a difendere i sacri valori per cui i nostri avi hanno combattuto ben due guerre, pagando a caro prezzo questi diritti – esordiscono i giovani di Rapprsentanza Studentesca –. E oggi qualcuno si sente in dovere di criticare coloro che, girando nelle scuole, permettono di far conoscere un impiego che negli anni si è radicalmente trasformato. L’Esercito, in tutti i suoi reparti, non rappresenta più uno strumento di offesa, bensì un servizio a disposizione dell’Italia per la difesa degli interessi di tutta la collettività ed un importante mezzo di aiuto nelle situazioni di difficile gestione. In più, come descritto dagli stessi rappresentanti, l’Esercito offre diversi percorsi di laurea e specializzazioni lavorative, spendibili anche nel mondo civile. Gli attacchi recenti, fatti da organizzazioni sindacali che neanche erano presenti al momento dell’incontro, sono fondati su ragioni totalmente estranee rispetto all’oggetto della discussione"."L’unica accusa che ci possono muovere contro – rilevano i ragazzi – è quella di aver invitato solo rappresentanti della Brigata “Folgore” e non anche membri di altri reparti. Il famigerato “militarismo” che tanto è stato citato dai sindacati, che ritengono essere sempre più ramificato nelle scuole, non ha avuto nulla a che vedere con l’incontro fatto settimana scorsa. Come Rappresentanti dell’Istituto Benedetti ci teniamo a garantire il nostro appoggio agli organizzatori di questi incontri e auspichiamo che il progetto, oltre a continuare nella nostra scuola, si possa diffondere anche negli altri istituti della zona affinchè si crei una coscienza condivisa sui valori che questa professione porta come suo fondamento".