Massarosa, 1 settembre 2021 - Ha dato informazioni incomplete sulla composizione del suo nucleo familiare per ottenere il reddito di cittadinanza. E ora, rischia dai due ai sei anni di reclusione previsti dalla legge per chi "rende o utilizza dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, o omette informazioni dovute". Protagonista una donna residente nel territorio di Massarosa, alla quale viene contestato di aver omesso, nella domanda per la richiesta del sussidio, informazioni dirimenti: in particolare, il fatto che sia il coniuge, sia il padre, fossero detenuti al momento della presentazione della domanda.
Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Viareggio, hanno permesso di appurare che proprio grazie a questa ’alterazione’ del proprio nucleo familiare, la donna si è vista accettare la domanda e così ha potuto percepire indebitamente l’importo mensile di 488,50 euro del reddito di cittadinanza. La domanda era stata presentata ad agosto dello scorso anno. Ora, con la notifica di conclusione delle indagini da parte della Procura di Lucca, l’indagata e il suo difensore - avvocato Steri del foro di Roma - hanno a disposizione 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive o documenti in proprio favore.
RedViar