Fa discutere un episodio accaduto nei giorni scorsi nella sede di Confcommercio a Palazzo Sani in via Fillungo. Protagonisti due noti esponenti del mondo del commercio che ricoprono anche cariche sociali. Secondo una prima ricostruzione Giovanni Martini, titolare del Barino di Giò in corso Garibaldi e del ristorante “L’Indicatore” a Borgo Giannotti avrebbe mollato uno schiaffo a Federico Lanza, titolare del negozio di calzature “Il Panda” in Fillungo e presidente di Federmoda Confcommercio Lucca e Massa Carrara.
Tutto sarebbe nato da una discussione tra Martini e una dipendente di Confcommercio, che si è sentita offesa da alcune frasi e si è quindi rivolta subito a Lanza, presente in sede. La “mediazione“ di Lanza che cercava di rassicurare l’impiegata avrebbe irritato Martini e a quel punto si è accesa un’accesa discussione tra i due, al termine della quale Martini avrebbe appunto rifilato uno schiaffo al collega di Confcommercio. Il tutto davanti a vari testimoni. Al momento i protagonisti non rilasciano dichiarazioni.
Sulla vicenda, risalente a martedì 14 gennaio ed emersa da un articolo del sito Gazzetta di Lucca, interviene con una nota ufficiale, non senza un certo imbarazzo, l’associazione di categoria. "In merito all’episodio emerso in queste ore in un articolo pubblicato da un quotidiano on line, riguardante suoi esponenti di spicco – si legge nella nota – , Confcommercio Imprese per l’Italia Province di Lucca e Massa Carrara rende noto di aver seguito da subito con la massima attenzione il fatto, che a tempo debito sarà affrontato come da statuto dai suoi organismi interni con tutta la scrupolosità che esso merita e così come da consolidato metodo di lavoro, riservandosi più avanti di rendere note le proprie valutazioni conclusive".
Anche la consigliera comunale Ilaria Vietina interviene per commentare questo episodio e soprattutto la recente aggressione ai danni di un calciatore della Lucchese. "La violenza fisica e verbale – scrive la Vietina – non è mai tollerabile. L’aggressione di tre tifosi ai danni di un calciatore della Lucchese e i fatti accaduti nella sede di Confcommercio lasciano sgomenti. Allarma l’escalation di Daspo emanati dalla Questura nel giro di poche settimane (15 inflitti a tifosi, oltre ad altri 12 “fuori contesto”), segnale di una preoccupante situazione di tensioni, violenza e illegalità che non solo offende i valori del calcio e di tutto lo sport ma mina il rispetto della sicurezza di tutta la comunità lucchese".
"Allarma anche l’arroganza e la spavalderia di chi, pur ricoprendo ruoli di rappresentanza, sceglie di agire pubblicamente in modo sconsiderato colpendo un collega. Di fronte a questi gravi fatti che scuotono la nostra città credo sia arrivato il momento che il sindaco, primo cittadino di Lucca, l’assessore allo sport e tutta la giunta condannino pubblicamente - non avendolo ancora fatto - in modo chiaro e inequivocabile questi atti stabilendo una volta per tutte la netta separazione tra il vivere civile e l’agire violento".
"Senza tentennamenti – prosegue Ilaria Vietina – il sindaco esprima la piena solidarietà nei confronti del calciatore rossonero e del commerciante aggrediti, chiarendo a tutte e tutti l’enorme distanza che esiste tra la città di Lucca e i pochi pochissimi violenti - tifosi e non - assicurando tutto l’impegno e la determinazione affinché i responsabili di tali atti siano sempre perseguiti e fermati, ringraziando le forze dell’ordine per lo straordinario lavoro che svolgono, come sempre, per proteggere i cittadini e fermare i violenti che credono di poter agire al di là della legge e della civiltà".
"La triste vicenda della storica e principale società di calcio cittadina di questi giorni non può e non deve generare azioni di illegalità e violenza che mettono a rischio la sicurezza, il decoro e il buon nome della città. Azioni che vanno sempre prontamente condannate e contrastate non solo dalle forze dell’ordine ma da tutte e tutti i cittadini lucchesi a partire dalle autorità cittadine tutti".