REDAZIONE LUCCA

“La Memoria e la lotta“. Maggiani e Pini, dialogo sul ricordo e la Storia

L’autore apuano incontra la direttrice delle testate QN domani pomeriggio in occasione della chiusura della mostra fotografica "Narciso Meccanico" .

Lo scrittore Maurizio Maggiani. domani chiuderà la mostra «Narciso Meccanico»

Lo scrittore Maurizio Maggiani. domani chiuderà la mostra «Narciso Meccanico»

Due eventi culturali significativi, domani, domenica, nel pomeriggio alle 18, con la chiusura della mostra fotografica di Maurizio Maggiani "Narciso Meccanico. Una fotografia per specchiarsi nel mondo 1971-2023" a cura di Archivi della Resistenza, allestita per alcune settimane in sala "Luigi Suffredini" e in via Fulvio Testi, nel centro storico di Castelnuovo e soprattutto per il dialogo tra Agnese Pini, Direttrice Responsabile delle Testate QN - Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno, e Maurizio Maggiani, attorno al suo nuovo libro "La memoria e la lotta. Calendario intimo della Repubblica". Sarà sicuramente uno stimolante dialogo e nello stesso tempo un momento di approfondimento e riflessione sul libro di Maggiani, pubblicato da Feltrinelli nell’aprile scorso.

Dunque un evento che si aggiunge e dà ulteriore prestigio all’estate ricca di eventi nel capoluogo garfagnino, promossa e coordinata dall’Amministrazione comunale con il sindaco Andrea Tagliasacchi.

"Mostra fotografica, presentazione del libro di Maggiani e dialogo con la direttrice Pini - commenta il sindaco Tagliasacchi- che si legano tra loro e che ci ripropongono l’ultimo mezzo secolo della nostra storia politica e sociale. Sicuramente un dialogo quello tra Agnese Pini e Maggiani che ci arricchirà culturalmente".

L’evento, promosso da Comune di Castelnuovo, Unione Comuni Garfagnana, Circolo Fotocinema Garfagnana e Cappelli Costruzioni, inizierà alle 18, in sala "Suffredini", con il saluto del sindaco Andrea Tagliasacchi. "Io porto memoria, io ricordo – scrive Maggiani -. Sarà perché vengo dalla piccola gente apua, così sperduta e barbara da non aver avuto una lingua scritta, sarà perché tutto ciò che della mia gente è rimasto nella Storia è stato scritto da chi ci ha conquistato e asservito, sarà perché non saremmo che polvere di marmo calpestata e spazzata via se non avessimo una qualche coscienza di noi, sarà perché sono stato cresciuto nell’orgoglio di ciò che possiamo essere, poco o niente che ci viene detto che siamo, se solo ci facciamo liberi da chi si impadronisce dei nostri destini, sarà perché tutto questo va ricordato giorno per giorno, passo per passo, respiro per respiro, che io del portare memoria me ne sono fatto una passione".

La memoria, sembra dirci l’autore, non può essere un’occorrenza simbolica, una verità manipolabile da chi ha il potere di stravolgerla. La memoria deve essere piuttosto elezione, promessa, passione; la memoria è assunzione di responsabilità, e allora si fa lotta contro lo stato presente delle cose. Chi porta memoria da sé non è niente, esiste solo quando c’è chi lo accoglie, lo ascolta, lo vede, lo legge e, nel farlo, si fa partecipe e, a sua volta, testimone. Nessuno come Maurizio Maggiani sa raccontarla.

Dino Magistrelli