Si sa: non è un periodo semplice per noi adolescenti: ai cambiamenti psicofisici e alle incertezze per il futuro si è aggiunta negli ultimi due anni la pandemia che ha condizionato le nostre vite e le nostre abitudini. Grazie al cellulare abbiamo potuto restare in contatto con scuola e amici, ma tanti di noi hanno finito per sviluppare una dipendenza e questo oltre ad una serie di altre conseguenze negative, ha un impatto sulla qualità del sonno. Quando si fissa uno di questi schermi prima di andare a dormire, il cervello va in tilt. Il motivo è semplice: confonde la luce blu del cellulare con il sole del mattino e smette di produrre melatonina, l’ormone responsabile del sonno. Il ciclo sonnoveglia inizia così a diventare irregolare. Se dormiamo poco siamo nervosi, irritabili, agitati, stanchi, senza energia, meno capaci di concentrazione. Gli studi dicono che aumenta il rischio di usare droghe. L’effetto più comune delle droghe è infatti da una parte quello di rilassare e migliorare l’umore, dall’altra, di aumentare la concentrazione e l’efficienza. Ma l’uso di sostanze stupefacenti peggiora a sua volta la durata e la qualità del sonno. Si innesca un circolo vizioso da cui può essere difficile uscire.
CronacaLa migliore dipendenza: è il sonno